Gloria del santo ChiodoGloria del santo Chiodo

In occasione della festa della Croce anche il Duomo era sontuosamente addobbato. Particolare splendore conferivano alla cattedrale i 22 grandi quadri che nell'occasione erano esposti tra i piloni: un mirabile ciclo di tele – sette delle quali andate perdute – raffiguranti episodi delle storie del ritrovamento della Croce e delle vicende del Chiodo. Questi i soggetti delle tele, secondo l'ordine in cui vennero elencati per la prima volta da Pietro Antonio Frigerio nella sua celebre descrizione del Duomo e con l'indicazione dell'attuale collocazione delle tele superstiti:
1. A Costantino appare la croce col motto "In hoc signo vinces", di Pietro Paolo Pessina (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
2. Costantino al concilio di Nicea raccomanda a san Macario di cercare la croce, di anonimo lombardo (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
3. Sant'Elena è avvertita in sogno da un angelo, di Pietro Maggi, offerto dalla corporazione dei mercanti di Lione (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
4. Costantino provvede sant'Elena dell'occorrente per il viaggio in Terra Santa, del Bellotto, offerto dalla corporazione degli offellari (disperso).
5. Sant'Elena, giunta a Gerusalemme, è ricevuta dal vescovo san Macario, di Antonio Lucini (Duomo, sagrestia delle messe).
6. San Macario e sant'Elena sono ispirati circa la ubicazione del luogo dove si trova la croce, di ignoto, offerto dalla corporazione degli osti (disperso).
7. Sant'Elena fa distruggere la statua di Venere eretta sul Calvario, di T. Formenti detto Formentino (disperso).
8. Sant'Elena alla presenza di san Macario fa scavare nel terreno e ritrova le tre croci, di G. Battista Barbesti, offerto dalla corporazione dei calzolai (Milano, chiesa di S. Maria in Camposanto).
9. Il miracolo del morto risuscitato dal contatto con la vera croce, di Andrea Lanzani, offerto dalla Camera dei mercanti di seta (chiesa di S. Maria in Camposanto).
10. La guarigione istantanea di un'inferma al contatto con una delle tre croci, offerto dalla corporazione dei filatori, di anonimo lombardo (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
11. Sant'Elena e san Macario venerano la croce e i sacri chiodi, di certo Sampietro (S. Maria in Camposanto).

La guarigione istantanea di un’inferma al contatto con una delLa guarigione istantanea di un'inferma al contatto
con una delle tre croci

12. Il ritrovamento del Santo Sepolcro e dei Sacri Chiodi, di Carlo Preda (disperso).
13. Sant'Elena, sorpresa da tempesta nell'Adriatico, immerge in mare uno dei sacri chiodi, di Francesco Fabbrica, offerto dalla corporazione dei cordai (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
14. Sant'Elena indica a san Macario quale parte di croce desidera venga destinata all'erigenda basilica del Santo Sepolcro, del Ferroni (disperso).
15. Un fabbro trasforma il Chiodo in un freno, che viene benedetto da un sacerdote, di Pietro Maggi, offerto dalla corporazione dei fabbri (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
16. L'imperatore Giustino, tormentato nel sonno dai demoni, ne è liberato dalla presenza del Chiodo, di Andrea (o Ferdinando?) Porta (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
17. Elena offre a Costantino il freno e il diadema ricavati dai sacri chiodi, di Tommaso Formentino, offerto dalla corporazione degli orefici (Duomo, soppalco della sagrestia meri­dionale).
18. Costantino, che reca la croce rivestito degli abiti imperiali, è fermato da angeli finché non li abbia deposti, di Carlo Preda, offerto dalla corporazione dei droghieri (in S. Maria in Camposanto).
19. Eraclio costringe Siroe a restituire la croce, di Pietro Antonio Magatti, offerto dalla corporazione dei merciai (Duomo, sagrestia delle messe).
20. Siroe re di Persia restituisce la croce ad alcuni schiavi, del Formentino, offerto dalla stessa corporazione (Duomo, soppalco della sagrestia meridionale).
21. Lo stesso episodio, elaborato in forma diversa da Antonio Maria Ruggeri (disperso).
22. San Carlo reca il processione il Santo Chiodo durante la peste, del Pessina, offerto dalla corporazione dei cervellari (disperso).

Tutte queste tele furono eseguite anteriormente al 1739, anno in cui vide la luce l'opera del Frigerio. Alcuni dipinti erano già pronti nel 1708, e per la prima volta vennero in quell'anno esposti in Duomo. Così il cerimoniere dava notizia della grande novità dell'apparato in cattedrale: "In domo quest'anno si è

Sant’Elena, giunta a Gerusalemme, è ricevuta dal vescovo sanSant'Elena, giunta a Gerusalemme, è ricevuta dal
vescovo san Macario

fatto un apparato sontuosissimo con l'esposizione di alcuni quadri preziosi donati dalle università [le corporazioni] di Milano, quale apparato si andrà acrescendo per l'avvenire a gloria del Signore".

In occasione del Giubileo del Duemila la Veneranda Fabbrica ha disposto una ricognizione e un restauro del mirabile ciclo pittorico, gran parte del quale da troppo tempo sottratto al godimento dei fedeli e in precarie condizioni di conservazione perché chiuso nei depositi sopra la sagrestia meridionale della cattedrale. In occasione delle feste della Croce era esposto sulla porta centrale del Duomo anche il grande quadro rappresentante la Gloria del Santo Chiodo, posto nella croce processionale sostenuta da angeli in volo. La tela, risalente all'ultimo scorcio del Seicento, non fa parte del ciclo pittorico sopra citato. Continuò ad essere esposta per le feste della Croce anche quando per il deperimento e la dispersione di alcuni quadri, non si esponeva più l'intero ciclo dei quadroni. Anche sulla facciata della chiesa del Santo Sepolcro era appesa per l'occasione una bella tela rappresentante i santi Ambrogio e Carlo in adorazione del Santo Chiodo racchiuso nella sua custodia a forma di croce sorretta da angeli. Altri quadri erano esposti lungo il percorso della processione. Il Corno afferma che nel 1628 in contrada Pescheria Vecchia, sotto la porta della piazza dei Mercanti, fu rappresentata la scena del ritrovamento del Chiodo da parte di sant'Ambrogio nella bottega d'un mercante di ferri di cavallo, e che poi in quello stesso luogo si esponeva costantemente un quadro raffigurante san Carlo parato pontificalmente in adorazione della Sacra Reliquia.

Info.:
Museo del Duomo – Visite Guidate
Domenica 18 settembre, ore 14:30
La nivola e il ciclo pittorico del santo Chiodo
Per informazioni e iscrizioni: tel. 0272022656
Ritrovo presso il Duomo Infopoint, via Arcivescovado 1