Un'opera di Bello, 1950Un'opera di Bello, 1950

L'artista in mostra – "Un pittore, se è un artista, ha bisogno di andare verso l'ignoto per trovare il nuovo", ha dichiarato Luigi Bello, nato a Legnano nel 1928, città che vede anche l'esordio espositivo nel 1950. Bello è il protagonista della mostra retrospettiva allestita per tutto il mese di settembre a Cadegliano Viconago. Nella Sala Consiliare del Comune vengono esposte le opere pittoriche, mentre nella Biblioteca Virgilio trovano posto i disegni. Un'esposizione che indaga quarant'anni di vita dell'artista residente a Cadegliano dal 1985, ma formatosi nella Milano del dopoguerra, dove frequenta la Scuola Superiore d'Arte applicata annessa al Castello Sforzesco e corsi di nudo all'Accademia di Brera. Molto stretto è il legame con la Svizzera, da Lugano a Basilea, da Zurigo a Lucerna e con la Francia dove ha modo di entrare in contatto l'arte di Jacques Degenne e Anne Francais.

Il tempo che scorre – Una passione soffocata dalla realtà della guerra: la libertà d'espressione alla fine del conflitto. "Disegnare mi affascinava, anzi mi esaltava di quanto mi dava, ma soprattutto ero affascinato dalla figura umana, dalla sua anatomia, dal suo movimento, dalla sua grazia, e con profonda caparbietà avevo dato guerra alle parti anatomiche più difficili", racconta l'artista, "poi al di là della visione esteriore, insoddisfatto cercavo di scoprire l'interiorità e i moti dell'animo…". L'arte cresciuta e sviluppata in quarant'anni di attività e passioni, dalla metà degli anni '50 alla fine del secolo scorso. "La maggioranza di queste opere appartengono al periodo iniziale della mia vita artistica, in cui avevo acquisito un mondo interiore atto a un linguaggio di studio, poi ho abbandonato tale mia ricerca tradizionale per cercare invece la sintesi……", afferma l'artista.

Sulle note di Schubert – "Quando la giornata fa onore al proprio intimo, vado nel mio atelier e, prima che il lavoro mi riassorbisca, guardo dalla finestra la solita veduta, che in quel momento mi appare più chiara e limpida. Felice del mio stato, accendo un CD per ascoltare la sinfonia incompiuta Schubert: un momento di grande emotività, ed il mio animo viene sensibilmente stravolto da un felice senso di piacevole sofferenza. E' un momento importante che porta il mio intimo a sublimare quel gesto unico, sufficientemente forte per la mia opera", confessa Luigi Bello parlando del suo lavoro.

Arte per la sua terra – Il paese di Cadegliano Viconago è stato più volte omaggiato dall'artista: risale al 2000 la grande 'Crocifissione' in ceramica raku posta nel piccolo parco di Viconago e ancora nel 2004 Bello firma il monumento in memoria dei caduti di Nassirija.

"…L'artista sembra captare da vero cittadino del mondo, il vento culturale attuale e trarne il nutrimento spirituale: i riferimenti all'estetica del vuoto e alla riduzione all'essenza ne palesano l'attenzione alle nuove forme di pensiero e di interpretazione della vita", scriveva Chiara Salandin.

"Retrospettiva 1950 -1990 – pitture e disegni di Luigi Bello"
dal 1° al 30 settembre 2009
Biblioteca Virgilio e Sala Consiglio del Comune
Cadegliano Viconago (VA)
orari: feriali 9-12 sabato e domenica 16-19
Sabato 5 settembre 2009 ore 17.00 Ettore Ceriani illustra le opere del maestro.