InversionInversion

Dedicata al métissage nel progetto di architettura e design, la mostra, come ha sottolineato la direttrice della rivista "Interni" Gilda Bojardi, interpreta questo concetto come ibridazione e come incontro di culture e tecnologie, attraverso padiglioni micro-architettonici sperimentali, installazioni e macro-oggetti progettati da architetti e designer internazionali con la collaborazione di aziende in prima linea nell'innovazione tecnologica, nella ricerca sui materiali e sulla sostenibilità ambientale.

Oltre alla riflessione sulle forme e i materiali dell'architettura – come quella proposta da Daniel Libeskind con l'installazione Beyond the Wall, che sperimenta le infinite possibilità di sviluppo di una forma spirale o quella di Steven Holl sulla pietra leccese nel

Una veduta della mostraUna veduta della mostra

progetto Inversion – la mostra affronta i molteplici ambiti della ricerca architettonica e di design con un'attenzione particolare per gli aspetti tecnologici e ambientali.
Dean Skira con Guzzini indaga le possibilità della luce come elemento di connessione tra spazio interno ed esterno nel progetto Hooked Up, una galleria a doppio tronco di piramide caratterizzata da tagli verticali e orizzontali che permettono alla luce naturale di entrare e allo stesso tempo trasformano l'ambiente in una fonte di illuminazione. L'architetto giapponese Akihisa Hirata insieme a Panasonic propone invece una interessante ricerca sull'utilizzo dei panelli solari a scala urbanistica: Energetic Energies è il modello di una città del futuro in cui i pannelli solari che ricoprono gli edifici si fondono con la natura creando delle "colline" artificiali che conferiscono un nuovo skyline alle città, in dialogo con l'ambiente naturale e il cielo.
Di grande suggestione è anche l'installazione interattiva House of Senses, progettata con Be Open da Christophe Pillet per la parte architettonica e da Studio Azzurro per la parte video: un percorso emozionale e sensoriale di grande poesia, che interroga e amplifica i nostri sensi in relazione allo spazio architettonico, raccolto e suggestivo di uno dei più bei cortili della Ca' Granda.

Hybrid Design & Architecture
a cura di Interni
Cortili dell'Università degli Studi di Milano, Ca' Granda – ex Ospedale Maggiore
Dall'8 al 21 aprile 2013