
Il museo può essere considerato uno dei primi del suo genere in Lombardia, essendo stato aperto al pubblico già nell'estate del 1900, visitato in anteprima dall'allora arcivescovo di Milano, il cardinale Andrea Ferrari.

Sotto l'egida di monsignor Pasquale Macchi, già segretario di papa Paolo VI, si avviò una zelante politica di restauri e di valorizzazione del patrimonio storico artistico del Sacro Monte. Nacque in questo contesto la sezione d'arte sacra contemporanea, con una sessantina di significative opere del Novecento legate al tema mariano.
Ad accogliere i visitatori al loro ingresso è però la Madonna col Bambino, databile agli ultimi anni del XII secolo, una delle più importanti sculture romaniche del territorio varesino, attribuita a Domenico e Lanfranco da Ligurno, che probabilmente era inerita nella lunetta del portale dell'antico Santuario, per accogliere i pellegrini che salivano a Santa Maria del Monte, ieri come oggi.

Grande novità, inoltre, è l'esposizione del coccodrillo finalmente restaurato, sorprendente ex voto del XVIII secolo la cui romanzesca avventura viene raccontata durante le visite guidate alla collezione. Il curioso rettile è anche al centro delle attività e dei laboratori didattici rivolti ai visitatori più piccoli, dai 5 ai 10 anni, che si svolgono negli orari di apertura del museo.
Dunque, buona visita al Museo Baroffio, gli ingredienti per trascorrere una giornata speciale ci sono tutti.