In occasione del 70esimo anniversario dell’AAL, è realizzata presso la Pinacoteca del Castello Visconteo di Legnano la mostra “70 anni nei sentieri dell’arte. Essere nel contemporaneo”.

La rassegna ha il patrocinio della Città di  Legnano – Assessorato alla Cultura e inoltre di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Famiglia Legnanese, Banco BPM e Reale Mutua.

Il percorso espositivo si svolge al secondo piano del Castello Visconteo, nello spazio riservato alle mostre estemporanee, nelle cui antiche sale saranno collocate 44 opere raggruppate secondo affinità estetiche e tematiche in sette sezioni, a cominciare da quella dedicata ai “Realismi dei padri fondatori”. Le restanti sei riguardano: “Mito, classicità e pittura di genere nel contemporaneo”, “Tra stupori e sensazioni interiori”, “Nei molteplici sentieri dell’io”, “Gli spazi dell’arte”, “Percezione e strutture visive”, “Questioni sociali e ambientali”.

In mostra sono presenti i lavori di 30 soci creativi iscritti all’Associazione da almeno due anni, oltre alle opere di 7 noti artisti invitati per i particolari legami con il sodalizio e ai dipinti prestati dai discendenti di 7 soci fondatori. Le opere rappresentano in modo significativo i singoli percorsi creativi e si avvalgono dei media più diversi: dalla pittura alla fotografia d’arte, dalla scultura all’installazione, alla multimedialità.

Un libro-catalogo aggiorna l’analogo volume realizzato dieci anni fa per la mostra AAL al Palazzo Leone da Perego di Legnano (“Dal sogno al segno” – “Sessant’anni dell’Associazione Artistica Legnanese, 1947-2007”). La nuova pubblicazione  riporta una prima parte dedicata all’attività svolta negli ultimi dieci anni dall’AAL (oltre alle esposizioni, incontri d’arte e culturali con i soci e aperti al pubblico) e una seconda sezione  con le opere in mostra e brevi biografie degli autori. L’attuale presidente dell’Associazione, il critico d’arte Fabrizio Rovesti, assistito da un Comitato tecnico, è il curatore della  mostra come del volume, che contiene  inoltre un testo  critico di Giorgio Fedeli.

Redazione