Una nuova grande Brera. A 100 giorni dalla sua nomina, il direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, James Bradburne ha tenuto una conferenza stampa alla presenza del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in cui ha illustrato il suo progetto di rilancio del complesso accademico e museale.
Bradburne ha spiegato che il suo scopo è far in modo che i milanesi tornino ad innamorarsi di Brera. La missione sarà dunque quella di conservare la collezione del museo rendendolo però parte integrante della vita contemporanea. Le opere, ha detto Bradburne "saranno utilizzate per stimolare la curiosità, affinare la critica e la percezione, aumentare l'intelligenza visiva. Non dobbiamo banalizzare la cultura – ha osservato – ma rendere consapevole il pubblico di oggi che Mantegna, Caravaggio, Raffaello sono stati artisti perfettamente contemporanei, nel significato più radicale".

L'idea è quella di creare "una grande Brera" in una visione cittadina. Il complesso comprende Pinacoteca, Biblioteca, Accademia, Osservatorio, Orto Botanico, Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Il cortile napoleonico diventerà un "cortile delle arti", sul quale si affacciano Accademia e Pinacoteca, sarà riarredato con cestini e panchine, segnaletica fissa ed elettronica, insomma uno spazio aperto a tutti.

A questo progetto di massima si aggiungono poi altri aspetti concreti, realizzabili nell'immediato, come l'orario che verrà prolungato il giovedì, il biglietto di ingresso da 10 euro che consentirà di avere gratuitamente la tessera "Amici di Brera", per entrare gratis tre mesi. E poi ancora: nuovo allestimento di tutte le 38 sale in tre anni con nuove sedute, wifi, didascalie scritte da artisti, illuminazione diversa. Già quest'anno tutto questo verrà realizzato con i riallestimenti di tre capolavori del Museo: il primo avverrà il 17 marzo e avrà come fulcro Raffaello, il secondo, il 16 giugno, Mantegna, e il terzo, il 27 ottobre, Caravaggio. Per capire quanto le modifiche siano giuste, però, si andrà ancora una volta incontro al pubblico con "Brera Ascolta", consultazione periodica con tutti i cittadini interessati.

Insomma un piano ambizioso quello di Bradburne, che include anche l'aumento degli spazi con l'apertura nel 2018 di Palazzo Citterio, per ospitare le collezioni Jesi e Vitale e per tre anni, la promessa che non ci saranno grandi mostre "perché cannibalizzano i musei", ma che tutti i capolavori della Pinacoteca resteranno a Milano. Inoltre con l'acquisizione del palazzo di via Brera 19, però, ci sarà anche più spazio per le aule dell'accademia e per un ristorante.

Una nuova direzione che guarda verso una nuova direzione, insomma. Bradburne ha le idee molto chiare, e sembra non amare le perdite di tempo. Per arrivare a far avverare tutti questi progetti, però, bisogna ovviamente guardare anche all'aspetto economico; collegato alle linee guida date dal Ministro Franceschini, lo sviluppo strategico è basato sull'autonomia: " Come autonomia intendiamo di spendere ma anche di costruire un rendiconto che sia uno strumento di verifica dei risultati annuali. Oltre ai dati economici dell'anno testeremo infatti la soddisfazione dei visitatori, l'impatto economico sul territorio e sulla stampa" ha spiegato il Direttore.

Pinacoteca di Brera
Via Brera, 28
Ingresso disabili: Via Fiori Oscuri, 2
Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica daòlle 8.30 alle 19.15; chiuso lunedì
Biglietti: Intero 10,00 euro – Ridotto 7,00 euro
Per info: www.pinacotecabrera.net