Luci crepuscolari, 1888Luci crepuscolari, 1888

La mostra, curata da Maria Fratelli e Maria Angela Previtera, vuol essere un'occasione per far conoscere al pubblico una parte delle opere conservate nei ricchi depositi della Galleria d'Arte Moderna di Milano, che, per carenza di spazi espositivi, non sono visibili nel percorso di visita del museo. I dipinti di Lorenzo Delleani di proprietà della GAM, restaurati per la mostra, sono messi in dialogo con le opere provenienti dalla collezione di Roberto Ruozi interamente dedicata all'artista piemontese e con fotografie e materiali d'epoca che testimoniano le tradizioni popolari e religiose dei luoghi ritratti dall'artista e lo sviluppo del turismo alpino nell'800, fenomeno rispecchiato in alcuni suoi paesaggi.

Dalla pittura di genere al paesaggio "dal vero"
. Lorenzo Delleani, nato a Pollone in provincia di Biella nel 1840, esordì nel campo della pittura storica e di genere, che continuò a frequentare anche nel periodo della maturità come testimoniato dai dipinti Lungarno del 1880 e In gondola a Venezia del 1892, ma già dalla metà degli anni Settanta spostò il suo interesse verso la rappresentazione del paesaggio studiato dal vero, inaugurando una nuova modalità di rapportarsi con la natura, che viene restituita nelle sue opere sia sotto l'aspetto "scientifico" di indagine delle condizioni atmosferiche e di variazione della luce sia sotto l'aspetto di partecipazione emozionale e soggettiva. Le località più amate e frequentate dall'artista, dalla sua cittadina natale al Monte Mucrone, da Fubine a Morozzo a Pinerolo, sono ritratte in numerose opere di piccole dimensioni in cui, come su un diario di viaggio o su un quaderno di reportage, Delleani annotava giorno, mese e anno di esecuzione. L'interesse dell'artista si sofferma spesso non solo sulla componente paesaggistica "pura", ma anche sulla dimensione umana della natura,

Meditazione, 1897 (partic.)Meditazione, 1897 (partic.)

rappresentando uomini e donne al lavoro come in Scena campestre o il condannato del 1892 o l'intenso Luci crepuscolari del 1888, debitore della lezione di Antonio Fontanesi.

La vita della montagna
. Altri due aspetti messi in luce dalla mostra sono l'attenzione dell'artista per le tradizioni religiose del territorio piemontese, protagoniste di una serie di opere dedicate al Santuario di Oropa, celebre meta di pellegrinaggi, e per i paesaggi di alta quota, rappresentati in importanti dipinti come Il Gigante del 1896, che rispecchiano un'epoca in cui la nascita del Club Alpino Italiano nel 1863 diede il via a importanti imprese alpinistiche oltre che a una sempre più diffusa attività di escursionismo amatoriale. Come ha sottolineato Maria Angela Previtera, la montagna a partire da questi anni è indagata non più come scenario o sfondo, luogo inaccessibile e pauroso, ma come motivo di attenzione naturalistica, oltre che meta di villeggiatura, anche grazie all'attenzione diffusa sul tema del paesaggio montano da associazioni come il Touring Club Italiano, fondato nel 1894.

Doppia corsia. Lorenzo Delleani in mostra
a cura di Maria Fratelli e Maria Angela Previtera
Milano, Galleria d'Arte Moderna
Dal 20 settembre al 20 dicembre 2011
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30
Ingresso libero