Un approfondimento sul tema del paesaggio, interiore ed esteriore, visto con gli occhi dell'artista Gomì. Appunti e ricordi di viaggi tra Italia ed Europa, che catturano la magia e l'essenza stessa dei luoghi.
Resterà aperta dal 10 fino al 18 ottobre 2015 la mostra personale dell'artista Gomì, allestita nelle sale Nicolini di Varese. L'artista, più volte protagonista di rassegne personali, si sofferma sui dettagli del paesaggio, dipingendo storie di atmosfere tra storia e natura, con uno stile particolareggiato, dai colori squillanti.

Sempre alla ricerca di angoli suggestivi che toccano le corde del sentimento, ci racconta attraverso le sue pennellate la sua costante ricerca della bellezza, guidandoci nel suo mondo di paesaggio, calmo e riflessivo, fatto di angoli poetici scoperti lungo il cammino.

Quando è iniziata la sua passione per l'arte e come si è sviluppato il suo percorso artistico?
La mia passione è iniziata credo con una visita a palazzo Pitti di Firenze nel lontano 1966. Ero quivi per lavoro, da due mesi allorché ci fu la grande alluvione. Vedevo dal mio albergo scarpe, automobili, quadri sospinti dall'impeto della corrente dell'acqua, ma che dico più che acqua era melma perché tutti avevan fatto rifornimento per l'imminente inverno di gasolio. Tutto era sommerso cosi ho riflettuto cosa resterà di me? Solo le opere d'arte possono ancora parlare…….. il percorso è stato di studio di tutte le correnti artistico che hanno assorbito il mio animo, il fascino maggiore l'ho provato guardando i paesaggi fiamminghi e via via mi sono cimentato nell'elaborazione del sentimento ambientale fatto di piccole sfumature a volte insignificanti altre volte pregnanti.

Quali artisti del presente o del passato consideri punti di riferimento?
Del presente preferisco non parlarne ma del recente passato amo Turner e Constable oltre all'Induno. Poi gli impressionisti quali Monet e Renoir e Cezanne. Un fascino particolare provo per Utrillo e Modigliani, credo nella loro atmosfera silenziosa distaccata, profonda, e eterea. Opere senza tempo.

Quali sono i soggeti delle sue opere?
Le mie opere rappresentano ciò che mi attrae che mi dà forti sensazioni, può essere qualsiasi cosa: il movimento di una nuvola, un castello abbandonato, del muschio affiorante dal selciato di antichi borghi.

In che modo presenterebbe le sue opere e il suo stile?
I miei lavori li presenterei come sentimenti colorati che rispecchiano una vita solitaria con uno stile molto personale che si ispira ai cieli di Constable e Turner, antisignani degli impressionisti, come composizione adoro Utrillo ed apprezzo il colore di Gaugin e le malinconiche atmosfere di Ottone Rosai ed Innocente Salvini.


Quali opere si possono vedere in mostra e quali sensazioni vuol trasmettere?

E' possibile vedere e spero poter far gustare le vibrazioni interiori che mi pulsano vedendo angoli d'Europa tanto suggestivi.

Ci parli della sua passione per i viaggi…

I miei viaggi sono tradizionalmente nordici, amo quell'Europa dove le case son di pietra o di legno per recuperare il calore che manca. Qui l'uomo non solo attraverso il materiale boschivo ma anche col colore rende il suo habitat più vivibile e piacevole.
Il paesaggio spesso rude con fiordi, atmosfere nebbiose fatto di tanto silenzio con tanto incanto faunistico e floreale. Anche gli uomini qui sono asciutti con una parlata che poco si differenzia dall'asprezza rocciosa.


Quali consigli darebbe ad un giovane artista?

Consigli da dare ne ho pochi. Credo sia essenziale essere se stessi, studiare molto, riflettere, la stravaganza se non è dote naturale non va esibita, l'originalità se c'è risulta da sola. Credo poco nei tagli di tela, nelle scatole di emme…..,credo non esista "il vestito invisibile" al pubblico quel bimbo della favola gridò:"il re è nudo!……"

Info.
Paesaggi Italiani ed Europei
Mostra personale di Gomì
10 – 18 ottobre 2015
Sale Nicolini, Varese
Orari: sabato e domenica 10-12.30 / 15-19
altri giorni 15-19
su appuntamento tel 3488752248