Lastra nel laboratorio di GussoniLastra nel laboratorio di Gussoni

Arte sul colle varesino – Una nuova Via Crucis a Viggiù, sulla strada che conduce al Sant'Elia. Un progetto dalle basi solide, nato un paio d'anni fa che ha visto la volontà unidirezionale di molti. Sei stazioni, pensate dall'architetto Francesco Bregola, due personalità artistiche coinvolte, terreni e fondi forniti da associazioni e privati. Sono queste le premesse che hanno condotto alla realizzazione della strada per i Misteri del Rosario, voluta in primis dal Vescovo Mons. Gianni Danzi, che verrà inaugurata sabato 12 luglio.

Il dono 21 medaglioni in gesso dal tema Sacro, donati dallo scultore Floriano Bodini a Don Gianni Danzi quando ancora ricopriva la carica di Segretario Generale del Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, prima di divenire Delegato Pontificio a Loreto. 21 pezzi, datati 2003, destinati alla coniatura delle medaglie in commemorazione del XXV° anniversario della salita al soglio pontificio di Papa Giovanni Paolo II. Fu Danzi a voler realizzare, da questi, degli stampi che perdurassero nel tempo; da qui la creazione dei medaglioni in bronzo. Ma povero d'avarizia, il religioso decise che tali opere dovevano essere patrimonio della comunità viggiutese, paese a lui molto caro.

Equipe di lavoro – L'ideatore del progetto è dunque da ricercare in Danzi, che ha attivato un gruppo di lavoro notevole. Viggiù come scenario, la via che dal piccoli paese porta al Santuario sul colle Sant'Elia il luogo scelto. Una via già considerata sacra, arricchita così da una guida artistico-religiosa. Per la realizzazione delle strutture in pietra, in cui inserire i tondi in bronzo, è stato scelto lo scultore viggiutese Virginio Gussoni, dal 1990 vicino a Bodini. Classe 1943, dopo una vita trascorsa per lavoro in Svizzera, Gussoni ha da anni un laboratorio all'ingresso del paese, gioiello della Valceresio. "Ho ricordi bellissimi di Floriano Bodini, un maestro. Spesso andavamo a vedere i lavori da fare insieme, non ci sono mai stati diverbi perchè avevamo idee molto simili", ricorsa Gussoni. 420 quintali di pietra lavorati da quest'ultimo, "pietra di Saltrio", sottolinea, "quella che amava lavorare anche Bodini".

Installazione dell'operaInstallazione dell'opera

'Madonna della Croce' – Il progetto vede sei stazioni; la prima è l'unica realizzata interamente in pietra, tondo compreso. L'immagine che la impreziosisce è opera di Bodini, realizzata da Gussoni, un disegno della Vergine con il Bambino, comunemente chiamata 'Madonna della Croce', frutto della libera interpretazione di un affresco dipinto conservato nella Chiesa dedicata alla Vergine Assunta a Viggiù. Il blocco è inoltre ornato da un motivo floreale e dal saluto 'AVE'. La stessa immagine ritorna, non in pietra, ma in bronzo, nell'ultima stazione, situata da progetto sotto il portico della Chiesa in cima al monte, ma in attesa di permessi da parte della Soprintendenza per tale collocazione. L'edificio sacro, unico nella diocesi ambrosiana dedicato al profeta si fa risalire al XII secolo.

Il cammino sacro – La prima stazione, di presentazione, vede l'innesto di un secondo blocco in pietra con riportata la 'volontà' di Danzi e dunque la motivazione di tale lavoro. Le quattro stazioni intermedie, con cinque tondi ciascuna, ricordano i Misteri del Rosario: Misteri Gaudiosi, Misteri Luminosi, Misteri Dolorosi e Misteri Gloriosi. L'ultima lastra, rende omaggio anche alla figura di Gianni Danzi. Nella lastra sono stati pertanto scolpiti tre stemmi: lo stemma personale del Vescovo, quello identificabile con il Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, e in ultimo quello della Madonna di Loreto, a ricordare i luoghi in cui la Provvidenza lo aveva condotto.

I Viggiutesi – Numerosi sono i sostenitori dell'opera d'arte sacra che sta prendendo forma in questi giorni. Il Comune di Viggiù, affiancato dall'Associazione Alpini Gruppo Viggiù e Clivio, dall'Associazione Sanfratellani Gallo – Italici in Lombardia –, dalle Famiglie Danzi, da Corrado Franzi, dai fratelli Federico e Luigi Roth (Presidente della Fondazione Fiera Milano). Le diverse stazioni saranno dedicate a realtà differenti, dai picasass e scalpellini di Viggiù, ai villeggianti che soprattutto negli anni '30 e '40 raggiungevano per la vacanze il paese alle porta di Varese. E ancora agli Alpini e ai Sanfratellani di Sardegna. L'ultimo monumento è dedicato alla famiglia Danzi.

Inaugurazione dell'opera sabato 12 luglio 2008
ore 16.45 ritrovo sulla Via per Sant'Elia e apertura del percorso. Benedizione della Prima Stazione e di quelle successive, sino all'ultima, sul sagrato della Chiesa.
Ore 18.00 celebrazione della Santa Messa, presiede la cerimonia S.E. il Cardinale Giovanni Battista Re.