Milano – Avere chiaro cosa sia un obiettivo da raggiungere o da usare come strumento di lavoro, bene lo sa Guido Harari.

Oltre 300 foto scorrono nella mostra a lui dedicata “Guido Harari Incontri. 50 anni di Fotografie e Racconti” dal Comune di Milano, in corso alla Fabbrica del Vapore.

Ad aprire il percorso espositivo sono  documenti che testimoniano le passioni adolescenziali che gli hanno segnato la vita: la musica e la fotografia.

Da tali tensioni ha inizio uno straordinario percorso che ha visto immortalati da Harari artisti come Fabrizio De Andrè, Vasco Rossi, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, Kate Bush sino a Bob Dylan.

Scatti che hanno dato vita a copertine di dischi e a biografie illustrate dedicate oltre al compositore Ennio Morricone anche a figure come Fernanda Pivano, Pier Paolo Pasolini, Giorgio Gaber, Mia Martini, , Liliana Segre e Dario Fo.

Non solo musica nel mondo di Harari.

Accanto ai ritratti di artisti e intelletuali compaiono reportage di moda e campagne pubblicitarie di brand internazionali.

Nelle dieci sezioni che compongono la mostra una è dedicata a Milano e alle personalità che l’hanno resa famosa, il cui titolo rimanda alla nota canzone di Memo Remigi “Sapessi come è strano”.

Oltre al già citato Gaber e Fo si susseguono i ritratti di Ornella Vanoni, Elio Fiorucci, Miuccia Prada, Giorgio Armani, Achille Castiglioni, Carla Fracci e Alda Merini.

 

“Guido Harari Incontri. 50 anni di Fotografie e racconti” – Milano – Fabbrica del Vapore Via Giulio Cesare Procaccini 4. Fino al 1° aprile. Orari: martedì-domenica 10-19. Venerdì 10-22.

 

Mauro Bianchini