Da Michelangelo, 1986Da Michelangelo, 1986

Alla Galleria Bambaia di Busto Arsizio è visitabile una pregevole mostra di Piero Guccione. E' la quinta volta che il maestro originario di Scicli (Ragusa), vieppiù celebre per le immagini evocative, affidate al pastello, di brani di opere d'arte del passato e della natura, viene ospitato nello spazio gestito da Gigi Rebesco.

Saranno 35 anni nel 2007 che il figlio dello scultore Giuseppe Rebesco conduce un discorso espositivo chiaro nelle scelte e impostato sulla qualità, riconosciuta a livello nazionale e documentata dagli squisiti volumetti delle Edizioni Bambaia.

Per l'occasione, pregustata da anni e da rapporti consolidati d stima e di amicizia, è uscito l'ultimo esemplare della collana, dal titolo Fiori et amori (tratto da De Pisis), con uno scritto di Guido Giuffrè in grado di illuminare l'anima e l'arte di  Guccione.

Artista figurale che non grida, anzi sfrega carboncino e pastelli per lo più d'après, arrivando con lo sguardo a estenuare gli altri grandi artisti del passato, o al crepuscolo, davanti allo sfiorire di un fiore, nel mistero che si consuma tra ombra e luce.

Da Caravaggio, 1994Da Caravaggio, 1994

Gli ibiscus della sua Sicilia sono i fiori di Guccione, con i quali più è in confidenza (in compassione), così come gli amori da rivisitare sono Caravaggio, Michelangelo, Leonardo, Pontormo, in un colloquio che non sacrifica nessuno e si consacra con struggente rigore all'unico dramma della bellezza (nella natura e nell'arte): la sua fugacità.

Chi voglia accostare questa particolare sensibilità e fedeltà di Guccione ai suoi fiori e ai suoi amori, del tutto al di là della citazione e dell'erudizione, in un toccante gesto pittorico d'amore e di morte, troverà alla Bambaia eccellenti lavori destinati a questo discorso espositivo-editoriale, in una perfetta corrispondenza che oggigiorno, negli "eventi" dell'arte, è sempre più difficile trovare.

 

I passtelli sono più di trenta, la galleria è sobria e votata al servizio esclusivo delle opere, di una loro visione nuda e concentrata.Merito del gallerista e della sua linea, che puntando sugli autori un tempo da proporre e valorizzare, oggi anche famosi e ricercati – come è il caso di Guccione – non ha mai inseguito le mode, creandosi una clientela selezionata e una credibilità che si fa sempre più rara nel mercato dell'arte.

Mercato che – la Bambaia sarà ormai un'eccezione e un lascito del passato, ma è lì a testimoniarlo – non esclude di per sè un alto livello di scambi e contatti fra scrittori, collezionisti, artisti.

Guccione – Fiori et amori
dal 29 ottobre al 14 gennaio 2007
Busto Arsizio, Galleria Bambaia, via Carlo Porta,2 / tel. 0331 622440
feriali: 17-19.30; festivi: 16.30-19.30; lunedì chiuso
Libretto delle Edizioni Bambaia, con un testo di Guido Giuffrè e una nota dell'artista