Graziani val bene una trasferta

L'opera di A. Paolo Graziani

Nato sotto il segno dell'arte – Proseguono le iniziative in occasione del centodecimo anniversario della nascita del pittore Alfio Paolo Graziani, uno degli artisti più significativi della terra varesina. Mantovano di origine ma gaviratese di adozione, Graziani è stato al centro – e lo sarà ancora – di numerose iniziative culturali: dopo il calendario che la civica amministrazione di Gavirate gli ha dedicato e la mostra allestita nell'atrio di UBI Banca, e oltre alla donazione di un'opera alla Pro Loco da parte del giornalista Luigi Barion, ideatore e curatore delle iniziative, è ora giunto il momento di scendere in terra mantovana.

Domenica 18 aprile, un autobus con 60 persone si recherà a Gazzoldo degli Ippoliti e, alla presenza delle autorità cittadine di Gavirate e di Roncoferrato – dove il Graziani nacque centodieci anni orsono -, assisterà ad una celebrazione commemorativa seguita dalla donazione di un'opera del maestro Graziani. Ma le tele donate saranno due; oltre al dipinto di Graziani, verrà donata un'opera di Antonio Pedretti, artista ormai

L'opera di Pedretti

affermato a livello nazionale e amico, sin dalla tenera età, dello stesso Graziani e di Barion. Prossime tappe della celebrazione saranno il posizionamento nella chiesa prepositurale di Gavirate di una Madonna con Bambino firmata dal Graziani e, nella prossima stagione, una grande rassegna ad Arcumeggia allestita presso la casa del pittore e la Sangalleria. E saranno 67 le opere presentate al pubblico, di cui ben 26 inedite.

Arte da esportazione – É lo stesso Barion a commentare "un anno sotto il segno di Graziani": "Alfio Paolo Graziani appartiene a quella schiera di Novecentisti lombardi di grande valenza culturale e ha rappresentato, insieme ai grandi nomi come Carrà, Soffici, Tomea, Rosai, solo per citare i principali, l'arte italiana nelle grandi capitali europee, da Bucarest a Praga, da Berlino a Stoccolma. Negli anni '30 e '40, infatti, tante erano le esposizioni di promozione culturale, organizzate anche all'estero, per far conoscere gli artisti di casa nostra; una "buona pratica" oggi praticamente scomparsa".