Si è tenuta lo scorso sabato (18 novembre 2017), nella sala del Museo Baroffio, la presentazione del lavoro di ricerca I Graffiti degli ambienti sottostanti il Santuario di Santa Maria del Monte firmato dal Dott. Riccardo Valente. A presenziare l’iniziativa la Dott.ssa Monica Abbiati – Regione Lombardia Responsabile promozione Siti UNESCO, Patrimonio Archeologico e Itinerari Turistico-Culturali – e Sua Ecc. Mons. Franco Agnesi, vicario episcopale per la zona di Varese.
 La Cripta del Santuario di Santa Maria del Monte, luogo sacro e di eterno fascino, conosciuto ai più per le sue testimonianze pittoriche parietali di carattere sacro e devozionale – riportate all’antico splendore nel corso degli ultimi restauri – torna a far parlare di sé.Protagonista questa volta è l’enorme quantità di graffiti sulle superfici affrescateoggetto di studi portati avanti da Riccardo Valente, autore di un volume dedicato che presenta al pubblico il risultato delle sue ricerche condotte all’interno del progetto “Il Patrimonio tra ricerca e valorizzazione: dallo studio dei graffiti murari della Cripta una riflessione sui valori del patrimonio culturale del Sacro Monte di Varese”, e promosse da Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese e Parrocchia di Santa Maria del Monte in Varese e finanziato da Regione Lombardia.

Perché studiare un qualcosa che oggi, senza ombra di dubbio, etichetteremmo come mero ‘atto vandalico’?
Resta il fatto, però, che ognuna di quelle scritte rappresenta un importante documento che attesta non soltanto la felice frequentazione del luogo di culto varesino in un vasto arco di secoli, ma anche la tipologia di abitante e pellegrino che lì si recava per lasciare una traccia spontanea e indelebile del suo passaggio.

L’operazione di censimento effettuata da Valente sui graffiti della Cripta ha effettivamente evidenziato una notevole quantità e varietà di ‘scritte’, tutte comprese tra il XV secolo e il XX secolo (la più recente porta la data 1958), che restituiscono nomi, datazioni, incipit di preghiere in latino, espressioni di gratitudine a Dio per una grazia ricevuta. La trascrizione delle testimonianze graffite ha inoltre permesso a Valente di rispolverare un precedente studio effettuato sul medesimo tema nel Battistero della Collegiata di Castiglione Olona, celeberrimo capolavoro di Masolino da Panicale con le storie di San Giovanni il Battista, creando una serie di interessanti paralleli e confronti.

Una raccolta di dati inediti, dal rilevante valore scientifico, bisognosa di approfondimenti e desiderosa di ricerche d’archivio che, si spera, non tardino ad arrivare.

Per visitare la Cripta del Santuario di Santa Maria del Monte:

Indirizzo: piazzetta Monastero – accanto ingresso principale del Santuario
Telefono: +39 328 8377206
Email: info@sacromontedivarese.it

Orari di apertura:
Da mercoledì a venerdì
dalle 14.00 alle 18.00
Sabato, domenica e festivi
dalle 10 alle 17.30 con visite guidate 5 € cad (visite ogni ora, con pausa tra le 13.00 e le 14.00); 3 € cad (costo ridotto previsto per bambini dai 4 ai 12 anni)
Per motivi conservativi, l’ingresso è limitato ad un massimo di 10/12 persone contemporaneamente, si consiglia quindi sempre la prenotazione.
Dalle 17.30 alle 18.00 ingresso e spazio libero. In questo orario l’ingresso è libero ed è consentito solo per la contemplazione silenziosa e la meditazione. E’ presente personale per l’accoglienza e la sorveglianza.
La biglietteria della Cripta è stata spostata presso il Museo Baroffio.

Negli altri giorni ed orari è possibile prenotare visite per gruppi.
Le prenotazioni chiudono entro le ore 18 del giorno precedente la visita.

Giulia Lotti