Busto Arsizio – “Idee che nascono al momento e che si annotano. Sono appunti …  che domani, forse, potranno essere sviluppati e diventare un quadro, oppure rimanere solo note di riflessioni, di suggestioni o di pensieri”. Così esordisce Sergio Mara raccontando la mostra che da sabato 6 ottobre, con inaugurazione alle 17.30, si apre allo Spazio Arte Carlo Farioli dove espone la recente produzione artistica, frutto di una nuova ricerca. Si tratta di una serie di dipinti  dove oltre ai tratti distintivi della pittura dell’artista, come l’ essenzialità e il lirismo, emergono nuove espressioni.

“Racconto la vita, la quotidianità attraverso paesaggi, o meglio sensazioni d’animo di paesaggi filtrate da un sentire che non è riferito solo all’effetto di uno sguardo ma che contempla tutti i sensi, che tocca tutte le corde emotive e più intime”.

Una sorta di sguardo invisibile quello di Mara che scruta e che assimila ciò che lo circonda, soffrendo e denunciando, con cromatismi  e segni, i cambiamenti sociali e umani. E ben lo si nota nel ciclo dedicato alle Città, dove l’artista, rappresenta il paesaggio urbano avvolto nei neri mentre cosparge di oro la terra evidenziandone la preziosità della natura, della grande Madre sotto al buio che sta soffocando l’umanità… Gli …Appunti di Mara si soffermano poi sulla la forza della vita, che esprime con esplosioni di colori, simboli e segni  come i graffi che, identifica “come vecchi graffiti appartenenti al paesaggio della storia dell’uomo”. Rimandi a legami di un passato lontano ma che non viene mai perso di vista. E poi ancora note di evasioni che entrano quasi timidamente nella composizione di alcune opere.

” Sono farfalle – sorride – che rappresentano  la libertà, la mia voglia di evadere, di fuggire, di essere uno spirito libero… “.Sei partito, come la maggior parte dei pittori, dedicandoti al figurativo poi, pian piano, mettendo e togliendo colore e materia, sei entrato nell'”informale”.

“Sono arrivato a un linguaggio tutto mio che oggi mi ha portato agli “appunti”.  Il fatto di togliere a livello compositivo, fa parte ormai della mia ricerca. Togliere per arrivare all’essenziale; con pochissimo bisogna esprimere tutto! Racconto i miei sentimenti nell’immediato, li provo e li dipingo dedicandomi a soggetti che mi piacciono. Non mi interessano mode o altro, il mercato dell’arte ha scombussolato e confuso un po’ tutto.  Io voglio rimanere genuino e continuare le mie indagini e studi con coerenza, sperimentare con colori e materiali. Sempre approfondendo la mia ricerca che altrimenti rischierebbe di fermarsi a lavori vuoti e senza sentimenti”.

La mostra, a cura del critico d’arte Ettore Ceriani e realizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici Emery” in calendario sino al 20 ottobre, è visitabile da giovedì a sabato 16.30 -19; la domenica 10.30/12 – 16.30 /19. Informazioni: Spazio Arte Carlo Farioli, via S. Pellico, 15 Busto Arsizio, T. 388 4957878 – info@farioliarte.it.