Un maestro fondamentale nel panorama artistico lombardo, legato in modo indissolubile a Varese.  Una vita piena di passione per l'arte, che si percepisce nei suoi vetri e nelle sue pitture, dove colore e luce si coniugano con quei tratti decisi, guizzi improvvisi che attraversano le tele, sospinti da una forza nascosta.
Quaranta opere, esposte allo Studio ArteIdea galleria d'arte, raccontano la fervente attività artistica di Vittore Frattini, dagli anni Cinquanta ad oggi, una lunga parabola che prende avvio dai suoi primi lavori di figure e interni domestici, dominati da toni scuri e dalle forme espressioniste, prodromi di quella svolta definitiva verso l'astrattismo, senza però mai perdere quel "senso del rapporto fisico con il mondo" che oggi sulla tela esprime in modo diverso, nel segno visibile del pennello e nelle striature dei "Lumen". 
"Nel percorso espositivo – racconta la curatrice Antonella Piccardi – si avrà l'occasione e la possibilità di acquisire i fondamenti della sua personalità artistica, che comprende oltre alle più note opere attuali, anche opere meno conosciute. In una ricostruzione cronologica della vita e dell'attività del Maestro è stato ricostruito il percorso formativo, il suo essere diventato artista, la sua generosità, diventata mestiere con la didattica e il contatto con alcuni tra i più importanti esponenti dell'arte e della cultura del XX Secolo. Le quaranta opere esposte saranno quindi un'occasione per riscoprire e apprezzare sia la persona che l'artista, che qui ingraziamo e con l'aiuto e la dedizione del figlio Massimo, ha permesso un'iniziativa così articolata e ricca".
Le opere raccolte in questa antologica risentono dell'antica e complessa dedizione dell'artista non solo alla plastica ma alla pittura, al lavoro ambientale, alle arti applicate (bellissimi in particolare i suoi vetri presentati con il bozzetto originale di esecuzione), opere che coniugano la lezione oggettuale della pop art nella decisa artificialità, ludica, del colore, al purismo concretista del colorfield americano nella versione più rigorosa, ad una certa fondamentale gioiosità e piacere della forma che caratterizza, si può dire, tutta la produzione di Frattini.
Particolarmente significativa è la versatilità linguistica e il gusto sperimentale, che nel tempo ha portato l'artista in contatto con le tecniche espressive e, come si è detto, i materiali più diversi: non a caso in mostra verranno esposti tradizionali disegni e dipinti su tela e carta, vetri e poi le coraggiose strutture in metallo.
Nel quadro di questa sistematica variazione e attitudine sperimentale, si esprime una lunghissima fedeltà a pochi elementi essenziali, e soprattutto alla vita di questo segno mosso e dinamico che, prendendo avvio dal "gesto" informale, viene purificandosi e decantandosi fino a realizzarsi come elemento generativo di forma e di spazio, indipendentemente dai materiali scelti.
Nel panorama attuale dell'arte italiana, Vittore Frattini è fra i pochissimi artisti ad aver provato a ripensare con coerenza e continuità al destino della forma plastica e della scultura, pur senza mai perdere di vista la delicatezza e la pregnanza dinamica del suo tipico segno, nemmeno nelle realizzazioni più apertamente monumentali. Fra queste si ricordano soltanto il Monumento a Giovanni Borghi (2001) nella piazza dello stadio di Varese, la Grande V per Malpensa (2002), che si innalza appunto presso l'aeroporto omonimo.

Non una semplice mostra antologica ma un tributo, un grato riconoscimento, dal forte impegno civico.


Vittore Frattini
ha esordito pubblicamente come artista nel 1957. Fra le sue principali mostre personali si ricordano quella al Museo della Permanente di Milano (1964), all'Atelier Donati di Zurigo (1975), ai Musei Civici di Villa Mirabello di Varese (1984), al Chiostro di Voltorre a Varese, presentato da Giuseppe Panza di Biumo (1988),alla Georgetown University Washington DC (1988), alla LIMN di San Francisco, USA (1999). Decine e decine le collettive nei maggiori spazi espositivi, italiani ed europei. Nel 2002 la casa editrice Skira gli ha dedicato un'ampia monografia, presentata al Palazzo Delle Stelline di Milano da Giuseppe Panza di Biumo. Il Museo di Spoleto gli ha dedicato una vasta mostra Antologica (2005) a cura di Martina Corgnati con catalogo Mazzotta. Nel 2009 presenta a Milano, nel "Cortile della Seta" all'UBI, le più recenti sculture a cura di Angela Madesani e le ultime opere in vetro alla Galleria "il Milione". Sempre nel 2009 la Provincia di Varese presenta a Villa Recalcati una vasta mostra antologica a cura di Philippe Daverio.

Frattini, una vita per l'arte
7 – 22 novembre 2015
Studio ArteIdea Galleria d'Arte
Orario: mercoledi 15:00-19:00 / giovedi, venerdi, sabato 10:0 – 13:00/ 15:00 -19:00
domenica 8,15,22 novembre 10:00 -13:00 / 15:00 – 19:00
Chiuso Lunedi e Martedì

Ingresso Libero