Il sindaco a Villa MirabelloIl sindaco a Villa Mirabello

A che punto siamo – "Ora che ne parliamo voglio andare a vedere a che punto è la pratica in commissione cultura". La pratica Pellin, l'ipotesi di dotare la città di un corposo nucleo di opere di Renato Guttuso, dimenticata negli angoli o nelle curve delle passaggi istituzionali? Sembra di si. Lo stesso Attilio Fontana, sollecitato sull'argomento, sembra colto di sopresa, tra l'euforia post mondiale e gli impegni che incalzano, a riprendere in mano la vicenda, che ha visto una battura d'arresto, complice anche altri prioritari impegni di Palazzo Estense.

Categorico – Ma, messo a fuoco l'argomento, il primo cittadino si fa esplicito: "L'ho già detto più volte. Spero che la questione Pellin si concluda e si concluda presto e bene". Categorico. Sulla destinazione della collezione Guttuso l'orientamento del primo cittadino sembra chiaro. La volontà personale c'è, la disponibilità a riaprire o proseguire il discorso con il collezionista per la collocazione di almeno parte della sua collezione non è in discussione.

Esigenze diverse – "Da tempo – ribadisce Fontana – ho trasferito alla commissione cultura una presa di posizione chiara che esprime la volontà mia e della giunta sulla questione. Ma è giusto che la proposta faccia il suo iter prima in commissione e poi in consiglio". Il problema è appunto sapere a che punto di questo iter sia e quando eventualmente tutti i passaggi dovuti saranno affrontati.
Il dialogo tra il commendatore e l'amministrazione sembrava essersi interrotto da qualche mese. Da una parte del tavolo la necessità di arrivare ad una conclusione in tempi brevi. Dall'altra, una concentrazione rivolta evidentemente ad altro ma anche la necessità di mettere in conto i necessari passaggi tecnici, di fronte ad un impegno di questo tipo – passaggi in giunta, riunioni di commissioni, e in consiglio comunale: esigenze diverse, tempistiche disassate rispetto agli obiettivi che non hanno di fatto consentito di trovare ancora la quadratura.

Nullaosta – Alla luce delle nuove disponibilità del Commendatore, Fontana non si scompone e ribadisce. "Sono sempre stato disponibile e lo ribadisco oggi anche di fronte alle affermazioni di Pellin. Non c'è proprio nulla di ostativo perché il progetto non abbia seguito e spero che lo si possa concludere anche velocemente".
Una disponibilità anche a fronte della richiesta che appare vincolante di intitolare al collezionista e alla sua raccolta Guttuso, se non l'intera Villa Mirabello – ipotesi ormai remota – "ma queste sono decisioni che spettano alla politica", sottolinea il sindaco, almeno quella parte individuata da Pellin per ubicare parte della sua collezione. "Mi sembra giusto" – conferma Fontana – "intitolare quello spazio se vi andranno le opere di Guttuso". E siccome il tempo, nel frattempo, è trascorso e la questione è rimasta carsicamente sottotraccia, anche il sindaco, comprensibilmente distratto dalla tensione prima e dall'euforia poi targate mondiali di ciclismo se ne avvede. "Adesso che mi ci fa pensare voglio andare a vedere a che punto sono i lavori della commissione cultura".