Villa Buttafava – le Candie è una dimora settecentesca con un parco e un magnifico giardino all'italiana. Sulla cima di una collina, circondata da un parco ricco di opere d'arte contemporanea, la villa accoglie gli ospiti nelle eleganti sale del piano nobile che hanno conservato affreschi, pavimenti e serramenti originali. La veranda, con vista sul giardino all'italiana, e le splendide cantine, con volte in mattoni a vista, sono esempio di lungimirante riuso e riadattamento di spazi architettonici antichi.
La limonaia, la cappella, l'osservatorio ed il ninfeo circondano il geometrico giardino che, come gli ambienti interni, ospita un vero e proprio museo all'aperto, costituito a partire dal 2002. Nella rara ed inedita collezione sono presenti nomi di autori legati al movimento Fluxus, alla Land Art e all'arte concettuale quali G. Mauri, A. Arias-Misson, W.  Xerra, W. Marchetti, J. F. Bory, B. Patterson, G. Hendricks, D. Rothbart, E. Borghi, M. Bentivoglio.

I componenti del movimento Fluxus si identificavano sia con la musica e la poesia sperimentale sia con le arti visive.
La parola "Fluxus" comparve stampata per la prima volta sugli inviti delle tre conferenze musicali "Musica Antiqua et Nova" organizzate nel 1961.

Gli autori insistevano sul fatto che la corrente non poteva limitarsi ad un solo ambito di attività o identificarsi con le idee tradizionali sullo stile artistico.
Il gruppo, opera dopo opera, rivendica l'intrinseca artisticità dei gesti più comuni ed elementari, suggerendo lo sconfinamento dell'atto creativo nel flusso della vita quotidiana in nome di un'arte totale, fatta di materiali naturali e oggetti minimali.
Nascono così gli Happening luoghi dove l'arte assume diverse forme, antidogmatiche e libertarie, dove anche il fruitore assume un ruolo diverso.
Le tappe successive che segnarono la rapida diffusione del movimento in Europa e in Asia furono Copenaghen, Parigi, Düsseldorf, Amsterdam, L'Aia, Londra, Nizza, e successivamente in Giappone.