L'arte di PaganiL'arte di Pagani

Dal Requiem alla Via Crucis – Da sempre l'arte rappresenta per Ferdinando Pagani innanzitutto un cammino di ricerca, in cui il linguaggio pittorico si modula, si definisce e si struttura su una riflessione profonda intorno a tematiche precise. La pittura analitica di Pagani, risultato di una crescente sintesi pittorica incentrata su luce e colore, è il mezzo attraverso cui l'artista riconduce, anche a livello concettuale, il soggetto di partenza all'essenziale, per comunicare con lo spettatore nei termini di un linguaggio universale, "un'armonia senza tempo". Dopo aver dedicato un ciclo pittorico al "Requiem" di Mozart, dal 2008 l'artista decide di affrontare il tema della Via Crucis e nel 2010 dà alla luce la mostra "Isaia, 53, 3-6", presentata lo scorso marzo all'interno del Battistero di San Giovanni di Arsago Seprio.

Lo studio delle fonti – Oggi l'artista è fiero di presentare anche nella sua città, Busto Arsizio, il coronamento di questo lavoro, articolatosi per quasi due anni. Attraverso 17 tele l'artista offre la propria personale interpretazione pittorica della passione di Cristo, in cui tuttavia nulla è dato al caso, ma si fonda su uno studio scientifico dei Vangeli, condotto attraverso strumenti filologici ed esegetici, e su un confronto continuo sul tema, con studiosi di ambito differente: critici, teologi, filosofi e poeti. Capiamo, dunque, che l'esito pittorico di questa indagine, non è che il tentativo di dare espressione ad una necessità spirituale interiore.   


'Che cos'è la verità''Che cos'è la verità'

Non il solito catalogo – Per questo motivo riveste una particolare importanza il catalogo della mostra che documenta il percorso di ricerca intrapreso ed il dibattito da esso scaturito intorno al tema del sacro. "Non si tratta del solito catalogo di una mostra, ma può essere considerato un libro completo, a sé stante, che riunisce diversi punti di vista e spunti di riflessione intorno all'iconografia del sacro" commenta Pagani. Venerdì 8 ottobre il catalogo e la mostra verranno presentati alla galleria Boragno, alla presenza dell'artista e di Alessandro Castiglioni, Don Fabio Molteni e Renato Beretta of.m.   

La mostra – Entrando nello specifico delle opere, possiamo solo ribadire la finezza artistica e concettuale di Pagani nell'affrontare la passione di Cristo, scandita attraverso le diverse stazioni, ricorrendo esclusivamente all'utilizzo puro del colore. L'artista è riuscito a tradurre sulla tela "quell'inestricabile compresenza in Gesù di umanità e divinità", così come emerge dalla lettura dei testi sacri. In occasione dell'esposizione bustocca, inoltre, saranno esposti in esclusiva alcuni lavori preparatori e quattro tavole "collaterali", dedicate al tema del "giardino": dell'Eden, del Getsemani, del Sepolcro e del Paradiso. Grandissima la soddisfazione dell'artista e non poca l'emozione nel presentare ufficialmente un progetto di tale respiro. Dopo il Requiem e la Via Crucis, non resistiamo alla curiosità di chiedere all'artista a quale prossima tematica pensa di dedicarsi: "Tornerò finalmente ad una tematica terrestre. Sto iniziando a lavorare ad un progetto sul rapporto contradditorio tra uomo e natura. Più terreno di così…".    

Isaia 53, 3-6
Mostra di Ferdinando Pagani 

8 – 17 ottobre 2010 
Galleria Boragno 
Via Milano 4, Busto Arsizio (VA) 
Inaugurazione mostra e presentazione catalogo: venerdì 8 ottobre 2010, ore 17.30 
Interverranno: Alessandro Castiglioni, Don Fabio Molteni e Renato Beretta of.m. 
Orari mostra: dalle 16 alle 19, chiuso lunedì   
Info catalogo: 
Isaia 53, 3-6 
Nomos edizioni, 2010 
Pp. 88; 20 immagini a colori 
Testi in catalogo: Alessandro Castiglioni, Lorella Giudici, Don Fabio Molteni, Dario Bertini, P. Pasquale Ghezzi o.f.m 
ISBN: 978-88-88145-53-2 
Euro 14, 00