Un momento dell'inaugurazioneUn momento dell'inaugurazione

Archeologia industriale tra i banchi – La società tende ad emarginare la persona nel momento in cui esce dal ciclo produttivo. Per molti pensionati il tanto desiderato tempo libero, una volta raggiunto, si rivela privo di contenuti e si trasforma in ansia, depressione, e poca voglia di comunicare con gli altri. L'università della Terza età (UTE) di Castellanza si propone come antidoto alla noia e all'emarginazione, quest'anno secondo una formula particolare, da quanto emerge dalla presentazione dell'anno accademico avvenuta venerdì 16 ottobre all'Oratorio San Stanislao di Fagnano Olona. Tra le numerose materie in programma, tra cui il diritto, la musica, l'astronomia, la storia delle religioni, la sicurezza alimentare e sanitaria, inglese, informatica compare come ospite d'eccezione l'archeologia industriale.

Sguardo al passato e al futuro – Tra i banchi dell'UTE verrà data importanza alle realtà industriali che hanno sostentato moltissime famiglie e, cadute in disuso, si sono trasformate in reperti archeologici e, solo nei casi più fortunati, in strutture di nuovo utilizzo. "L'UTE per l'anno accademico 2009/2010 intende occuparsi del binomio educazione degli adulti e beni culturali, per creare conoscenza del passato nell'oggi, al fine di progettare il futuro, favorendo così la crescita di identità aperte e dinamiche, proponendo così un modello di cittadinanza attiva, pronta a conoscere la cultura del territorio e a sviluppare le proprie competenze anche in età adulta", ha dichiarato la Presidentessa Vittoria Vanzini Maffezzoni (ex docente universitaria di politica economica comparata).

Coscienza ed azione – Agguerrita la Vanzini Maffezzoni quando parla di realtà industriali cadute in disuso che i pensionati devono conoscere, perché la loro conoscenza si trasformi in coscienza e quindi azione nei confronti di quanti oggi sono responsabili di quelle aree: amministratori, e non solo, che dovrebbero essere autori di politiche di recupero e riutilizzo. La conoscenza passa attraverso la visione di vecchi documentari cinematografici, come i caroselli, che riguardano le industrie della Valle Olona, celebre la Pomini, proposta dal prof. Pozzi al centro di documentazione cinematografica dell'Università di Castellanza, ma passa anche  attraverso lezioni di bioedilizia e di analisi delle interviste degli ex dipendenti delle vecchie aziende. Le lezioni, varie e molteplici, e l'alto numero di iscritti, 350 solo l'anno scorso, per un monte di 1293 ore, parla da solo: gli anziani non solo tengono a rimanere attivi, ma si dimostrano più volenterosi e capaci di cambiare situazioni incancrenite sulle quali i giovani talvolta paiono addormentati o disinteressati.

Per informazioni ed iscrizioni
Centro civico di Castellanza Tel. 0331 505459 (chiamare dal lunedì al venerdì, di pomeriggio)
Le lezioni si svolgeranno sempre il martedì ed il venerdì presso la Biblioteca comunale di Piazza Matteotti , dalle 15 alle 16.30 e talvolta dalle 16.30 alle 18.