L'autore e l'opera Lettera ai nonniL'autore e l'opera Lettera ai nonni

Perchè Basfi? – È un giovane artista autodidatta, che vive e lavora a Tradate e predilige una pittura materica ed astratta con rimandi simbolici. Il suo nome d'arte è in onore del nonno, che per lunghi anni erroneamente nei documenti risultava Basfi e non Bassi, come racconta Giorgio che porta anche lo stesso nome di battesimo del nonno.

La Mostra
– È interessante, che la prima opera che
istintivamente inizia a spiegarmi è proprio quella che ha intitolato Lettera ai nonni. Ad una prima occhiata si intuisce un libro aperto od anche delle buste di lettere vuote; "Sono le parole mai dette che si desidera dire e non si è avuto il tempo…" spiega l'autore; poi si notano le forme geometriche ricorrenti, quadrati, cerchi concentrici, rettangoli, lisci o il più delle volte emergenti dalla superficie della tela, la quale può ospitare la materia colorata oppure coprirla per assumere una forma e un colore nuovo e tridimensionale.

Un'altro lavoro in mostraUn'altro lavoro in mostra

L'ordine delle cose – Cosa rappresentano?: "Le forme geometriche definite – illustra – rappresentano le persone, perché la forma geometrica per me è la razionalità di calcolo, ragionando ognuno riflette sulle situazione e sui pensieri stessi e cerco di dare ordine a tutto ciò grazie all'arte. … il quadro è come se fosse una cella dove io metto dentro il mio ordine delle cose." È interessante ascoltarlo perché pian piano si definisce l'alfabeto che Giorgio Basfi utilizza per realizzare ogni opera. I colori ad esempio sono i rossi scuri, o vivi del carminio o dell'arancio che significano dolore oppure passione, il giallo è la vita e la voglia di ricominciare sempre per raggiungere un nuovo equilibrio, il verde oppure i marroni solcati metericamente rappresentano la terra. I titoli delle opere suggeriscono il tema rappresentato che piano piano si fa leggere tenendo presente il suo codice. Ma le forme geometriche, scopro, mentre parlo con Basfi, che possono essere anche mondi paralleli, interpretazioni nuove dell'esistente e mi indica una stella dipinta, che d'acchito non ne ha l'aspetto perché vi è solo la coda lievemente incurvata immersa in un cielo cosmico rosa.

Catalizzatore di energia – Basfi dice ancora: "Per me la pittura è come un catalizzatore di energia, sia la mia personale, infatti, ho sempre la sensazione di non avere abbastanza tempo assorbito dal lavoro di consulente applicativo informatico, sia del cosmo, di tutto ciò che non vediamo, e che è nascosto alla nostra esperienza". Ci si accorge che ogni opera è nata da un'esigenza interiore di manifestare una riflessione sulla realtà mediata da un codice che Basfi ha creato per lanciare un sasso, le sue opere, in uno stagno e vedere gli effetti che provoca in chi guarda consapevole di celare, apparentemente, molto di ciò che vuole esprimere con la sua pittura. Apparentemente, perché poi è disponibile a comunicare e condividere con chi dimostra interesse la sua interpretazione artistica della realtà.

Experience
Mostra personale di Giorgio Bassi, Basfi

con il patrocinio del Comune di Tradate
Villa Truffini, Tradate C.so Bernacchi (incrocio via Cavour)
26 ottobre – 11 novembre 2007
Sabato e Domenica 10-12,30/16,30-19
Feriali su prenotazione
gbasfi@alice.it-340.0043497