Nell’ultimo saggio di Francesco Morace, scritto mentre l’Italia cadeva nel suo primo lockdown, c’è tanta visione, parecchia etica e moltissima estetica e Dante è citato un’infinità di volte, direttamente e invocato indirettamente. Ricordiamo che siamo a ridosso dei festeggiamenti a 700 anni dalla sua morte, del padre della lingua italiana.

Dannazione eterna

In questo libro, “La rinascita dell’Italia: una visione per il futuro tra etica ed estetica aumentate” si trova un percorso di rigenerazione, in otto passaggi;  è quasi una narrazione da contrappasso, tipo quella che ci ha insegnato Dante… ma qui riusciamo a evitare l’Inferno e quindi la dannazione eterna, seguendo i consigli di Morace che, come un novello Virgilio ci porterà sino alle porte del Paradiso.

Terzo Rinascimento

Il terzo rinascimento inserito nell’ottavo punto, quello che mi ha maggiormente intrigato, è il nucleo stesso della rinascita e avviene per rilanciare il senso dell’Italia, un’Italia che riparte sempre, rilanciandosi attraverso le arti, l’etica e magari grazie anche ad una rinnovata una economia sociale o civile per dirla alla Antonio Genovesi.

Non ci resta dunque che farci condurre, in questo percorso di indiazione “aumentato”, aLLA rinascITA, lasciandoci il virus del contrappasso alle spalle

Luisa Cozzi