Parco anni TrentaParco anni Trenta

Nuove speranze – Un ecomuseo nella Valle Olona. Se ne parlava già dieci anni fa, ma ancora niente: il progetto è solo nella mente di quanti vi hanno finora creduto. Questo almeno fino a lunedì scorso: il sopralluogo alla proprietà Marcora di Solbiate Olona, ha riacceso il lume della speranza. Orsolina Marcora e Antonello Colombo, consigliere di minoranza nel Comune solbiatese, hanno accompagnato i giornalisti attraverso gli enormi spazi  dell'ex cotonificio e della sala del dopolavoro, in tutto 2500 metri quadrati di struttura coperta, e negli annessi 1700 metri di parco. Oggi l'area è fatiscente, ma un giorno potrebbe costituire il centro espositivo dell'attività industriale ed artigianale dell'ecomuseo della Valle.  

Gioiello di archeologia industriale –  Soffitti a cassettoni, affreschi, colonne e capitelli in ghisa, grandi saloni,  un elegante camino fanno dell'ex cotonificio di Solbiate Olona e dei suoi annessi, un gioiello dell'archeologia industriale. Un gioiello che potrebbe essere recuperato senza grandissimi sforzi, come rivela la perizia svolta da un ingegnere chiamato da Orsolina Marcora: la struttura è ancora in buono stato, occorrerebbe solo rifare gli intonaci e gli impianti. "Dobbiamo ricordare che questa industria fu tra le prime ad essere costruite lungo il fiume Olona e che qui i Ponti siglarono molti accordi commerciali", sottolinea Antonello Colombo. Un dato importante sotto il profilo storico, certamente, "ma non

DopolavoroDopolavoro

dimentichiamo" – ribadisce il consigliere – "che anche la location è ottima: l'area si trova al centro della valle e potrebbe attirare molti visitatori da comuni limitrofi e popolosi come Castellanza e Fagnano Olona".

Mozione di fine maggio – La volontà di far qualcosa di concreto c'è. In consiglio comunale a Solbiate, a fine maggio, maggioranza e minoranza, all'unanimità, hanno votato la mozione che vedrebbe l'attuale Sindaco Luigi Melis, capo amministrativo del progetto ecomuseo, e Antonello Colombo, direttore gestionale dei lavori. Un passo decisivo che permetterebbe all'idea del 2000 di uscire dall'impasse in cui era finita negli ultimi anni. L'unione tra gli schieramenti politici solbiatesi, tuttavia, non basta. Serve anche quella tra i Municipi che costeggiano il fiume Olona.

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Restare uniti per avere finanziamenti – Sta qui il nodo della questione. "Solo la compattezza crea la forza che conta nelle assemblee regionali, nazionali ed europee. Non bisogna fossilizzarsi nei campanilismi"- afferma con decisione Colombo. L'unione di intenti dei Comuni della Valle potrebbe determinare il successo dell'ambizioso progetto dell'Ecomuseo. Fare quadrato intorno al proprio territorio, al di là degli orientamenti politici, così da mostrarsi decisi anche in un profondo momento di crisi economica come il nostro, sarebbe un perfetto punto di inizio. Questa unione servirebbe ad ottenere più facilmente anche finanziamenti dall'Unione Europea e da Regione Lombardia.