shabbes2.jpgDove passa il muro – E’ tratto da uno studio sul "Muro invisibile" di Harry Bernstein questo spettacolo intitolato "Shabbes Goy" – andato in scena al Nuovo di Varese – che vuole parlare di un confronto tra culture che per secoli hanno convissuto in molti paesi europei: quella cristiana e quella ebraica. Lily (Silvia Priori) – ebrea – e Arthur (Roberto Carlos Gerboles) – cristiano – sono due giovani che condividono la stessa strada, in un paese inglese: una strada in cui la convivenza tra ebrei e cristiani è sancita e sorretta da una lunga serie di gesti reciproci. Una convivenza che è però minata da un "muro invisibile" che separa le due culture, un muro fatto di tradizioni, di confini imposti dalla religione e da paure che esplodono nel momento in cui i due ragazzi si innamorano l’uno dell’altra. Per la famiglia di Lily, infatti, è impossibile che una ragazza ebrea sposi un cristiano.

 

Sincronia perfetta – La vicenda amorosa è il filo conduttore che serve agli attori per raccontare tutto un mondo di persononaggi, in quegli anni cruciali che precedono e seguono la prima guerra mondiale: gli attori impersonano una lunga serie di maschere che dipingono un affresco della vita del paese, delle contraddizioni che nascevano dallo scontro e confronto tra religioni diverse, votate a una, in definitiva, impermeabilità. Lo spettacolo si basa soprattutto su un continuo dialogo con l’orchestra che suona musica Yiddish e che prende la scena al pari degli attori: sono bravi Tamas Major (violino), Federico Marchesano (contrabbasso), Ciro Radice (fisarmonica), Nicola Zuccalà (clarinetto) e Francesca Galante (voce) a sottolineare i momenti di festa e di riflessione, le angosce dalla guerra e dell’impossibilità di amarsi reciprocamente dei due protagonisti. Un Teatro-concerto capace di aprire uno spiraglio su una delle crepe del mondo occidentale che sarebbe poi deflagrata definitivamente durante la Seconda Guerra mondiale con lo sterminio degli ebrei ad opera dei Nazisti e non solo: una incapacità di accettare reciprocamente i propri limiti e di mettere davanti agli altri il muro invisibile delle proprie invalicabili convinzioni.

Sono i "gentili del sabato" i protagonisti dello spettacolo di Silvia Priori e Roberto Carlos Gerboles che, nel Giorno della Memoria sul palco del Nuovo a Varese, ha messo a nudo gioie e miserie della convivenza tra ebrei e cristiani.