Silvia VenutiSilvia Venuti

I giardini dell'anima – Il connubio tra arte e poesia, fra pittura a parola, in tensione verso l'infinito. E' questo lo spirito dell'incontro con l'artista poliedrica Silvia Venuti nelle sale della Fondazione Bandera che aderisce all'iniziativa Una Notte al Museo proposta da Regione Lombardia. Sabato 29 settembre alle ore 21 la poetessa e pittrice varesina racconterà la genesi del suo ultimo libro "I giardini dell'anima", edito da Giorgio Mondatori.

Linguaggi affini
– A curare la prefazione è Rossana Bossaglia che della Venuti così scrive: "Fin dagli esordi della sua attività creativa, Silvia Venuti ha sentito una profonda convergenza tra la manualità pittorico/disegnativa e il ritmo della poesia. Ambedue queste attività le ha vissute come se corrispondessero profondamente fra loro; o per meglio dire: ella si è identificata con l'arte intendendo esprimersi in vari linguaggi tra loro affini, da quello affidato alla luce a quello basato sul suono; una specie di applicazione insieme istintiva e sapiente di quelle che si definiscono sinestesie…".

Dall'action painting alla poesia visiva
– Introdurranno la serata Franco Azimonti, giornalista e critico d'arte castellanzese e Gio Ferri, saggista e critico letterario, mentre negli spazi della fondazione di via Costa sarà allestita una mostra delle opere pittoriche dell'artista che rimarrà aperta al pubblico fino al 5 ottobre. Sarà così possibile percorrere l'evoluzione artistica di Silvia che dall'action painting e dall'astrattismo spaziale si è via via orientata dapprima al naturalismo metafisico per approdare quindi alla poesia visiva.

Armonie irripetibili – Ed è infatti la parola la vera protagonista nelle sue opere più recenti che si inserisce così nel tessuto pittorico diventando forma e messaggio. La parola come veicolo per l'infinito. La parola che non vuole diventare predominante sulla tela bensì parte integrante della pittura stessa, in un'armonia unica e irripetibile.