Oggi siamo in compagnia di Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, insegnante, autrice e conduttrice Rai, scrive per «Corriere della Sera»

Pubblicazioni

Giardino della gioia (Specchio Mondadori 2019 e 2020), Il bene morale (Crocetti 2017 e 2019 – premi Europa e Trivio), Gli Scomparsi – storie da “Chi l’ha visto?” (pordenonelegge 2016 – premio Dessì), Serie fossile (Crocetti 2015, Feltrinelli 2020 – premi Marazza e Tassoni, rosa Viareggio), La vita chiara (transeuropa 2011), Atto di vita nascente (LietoColle 2010), Sulla bocca di tutti (Crocetti 2010 – premio Napoli), La macchina responsabile (Crocetti 2007), Come per mezzo di una briglia ardente (Atelier, 2005) e La scimmia randagia (Crocetti, 2003 – premio Pasolini Opera Prima), 

In “Giardino della Gioia” – Mondandori, lo Specchio 2019 – ultimo libro di poesie della Calandrone, la poetessa fa una dichiarazione in esergo: “siccome questa raccolta parla d’amore, parla di politica”.

Qui la prima parte dell’intervista