Comincerà il 21 febbraio e si concluderà il 31 marzo, snodandosi attraverso sei appuntamenti, il nuovo corso  di approfondimento dedicato all'arte contemporanea voluto dall'Associazione Amici dell'Arte di Castellanza, storica aggregazione che da sedici anni promuove momenti di aggiornamento su fenomeni artistici dall'antichità ad oggi.

Titolare del corso sarà la dottoressa Marta Ferina, responsabile  della sezione didattica al Pac e di Villa Belgiojoso di Milano, scelta quest'anno per dare ulteriore credibilità e continuità ad un programma che sin qui ha sempre garantito a Castellanza la presenza di nomi illustri, da Silvio Zanella, a Paolo Rusconi ad Angela Vettese.

"Con loro – ricorda la presidente Alessandra Oldani – abbiamo spesso affrontato il contemporaneo, anche se in maniera forse sporadica, senza la necessaria continuità. Con la dottoressa Ferina, viceversa, abbiamo messo a punto un programma organico che in sei lezioni affronterà compiutamente l'evolversi e la trasformazione dei linguaggi dell'arte contemporanea sotto tutti i punti di vista".

Vent'anni di amore per l'arte, svolta in tutte le sue declinazion, da quella egizia a quella attuale, la Oldani ha molto a cuore la diffusione ad un pubblico sempre più vasto del sapere artistico. "Sentivamo la necessità di fare un corso non solo per gli appassionati. Qualcosa che permettesse anche a chi vuole per la prima volta comprare un'opera capire qualcosa di più nella Babele anche delle tecniche svariate utilizzate oggi".

Le lezioni, avverte, non saranno le classiche con date e nomi. La docente piuttosto farà interagire il pubblico proiettando immagini di opere contemporanee sullo schermo inducendo i partecipanti al corso ad esprimere le proprie opinioni. "E' questo – continua Oldani – il valore aggiunto del contemporaneo: la diversità delle reazioni che provoca, l'alterità delle emozioni, la dissonanza".

Cinque lezioni propedeutiche, che si svolgeranno presso la Sala Conferenza della Biblioteca Civica dalle 21 alle 23, propedeutiche all'ultima che prevede una visita in situ, studiata apposta da Marta Ferina, non al Pac, dove per il 31 marzo sarà allestita la mostra voluta da Sgarbi sui writers "per noi aspetto marginale", ma in giro per le gallerie milanesi. Poi forse, a Villa Panza, alla Fondazione Pagani, al Castello di Masnago, in attesa della nuova Gam.