La Basilica di San Vittore a VareseLa Basilica di San Vittore a Varese

Nel 2013 si festeggeranno i 1700 anni dall'editto di Costantino, di Milano, che segnò l'inizio dell'era cristiana. In realtà la religione cristiana era già ampiamente diffusa, nei secoli precedenti era stata messa a dura prova dalle persecuzioni attuate dagli imperatori, come Diocleziano; con quell'editto venne riconosciuta ai cristiani la libertà di culto, fino a che nel 384 d.C., con l'editto di Tessalonica, il cristianesimo divenne addirittura religione di stato.

La cristianizzazione. La religione cristiana si diffuse inizialmente fra gli strati più umili della popolazione, mentre la nobiltà rimase arroccata sulla religione tradizionale pagana: famoso è l'episodio dei senatori romani suicidi all'epoca di S.Ambrogio, dopo la rimozione dalla Curia di Roma della statua della Vittoria. Con il tempo sorsero anche le prime chiese, spesso costruite su sepolcreti intorno alla tomba, o presunta tale, di un martire, come è successo a Roma, per la basilica di S.Pietro, oppure a Milano, per San Vittore.

E nel Varesotto? Sono soprattutto gli scavi archeologici a testimoniare e raccontare le fasi più antiche della cristianizzazione del Varesotto. I dati epigrafici testimoniano la presenza di comunità cristiane fra IV e V secolo d.C. In molti edifici religiosi sono emerse le tracce dell'edificio più antico, come ad Arsago Seprio, dove nel 1991 nella basilica di san Vittore è stata messa alla luce una abside, forse pertinente alla chiesa paleocristiana. Anche la dedicazione è indicativa, perché tradisce la antichità dell'edificio: san Vittore è un santo vissuto nel IV secolo d.C., il cui culto si diffuse molto a partire dall'epoca ambrosiana.

Il San Vittore di Varese. Tornando alla città di Varese, le testimonianze archeologiche iniziano dal secolo VIII d.C., periodo a cui risalgono le più antiche fondamenta del battistero di S.Giovanni. Ma anche in questo caso la dedica della basilica a S.Vittore lascia supporre addirittura una fase più antica. Si può ipotizzare la presenza di un oratorio dedicato al santo, magari già dal IV secolo, su cui si impostò la chiesa moderna.

La pieve. La basilica di Varese assunse nel tempo una certa importanza, divenendo capopieve: le pievi erano le unità territoriali civili e religiose, in cui era organizzata la diocesi di Milano. Ad essa facevano riferimento le chiese minori e solo nella chiesa plebana veniva impartito il Battesimo. La testimonianza più antica della pieve di san Vittore di Varese è una pergamena del X secolo d.C., mentre la più antica menzione del battistero risale al 1061.