Le "Bioscritture" di Azelio Corni (classe 1948) compongono la personale in corso presso Lo Spazio Danseei di Olgiate Olona.
L'immanenza delle forme, porta all'ampiezza del gesto, all'intento di costruire un alfabeto ideale messo in risalto da ben distinte scelte cromatiche. La loro imponenza sovrasta il susseguirsi di sfondi la cui funzione è finalizzata a stabilire un continuo susseguirsi di profondità di campi.
Quei frammenti di forma non devono esclusivamente apparire come tracce di un proto alfabeto, in essi emerge una natura archeologica, sono parti di monili, che nella loro parzialità rimandano ad una narrazione storica; collegano eventi che hanno avuto luogo in tempi differenti e lontanissimi.

Sono quelle di Azelio Corni, "Bioscritture" dove la componente pittorica, pur esprimendosi nella sua pienezza, lascia intendere possibilità scultoree, pronte ad assumere, in un prossimo futuro, una veste tridimensionale.
Da quei frammenti di parole, paiono emergere fonemi primordiali e allo stesso tempo tracce di un linguaggio criptico, utilizzato esclusivamente da un ristretto numero di cosmonauti in viaggio in uno spazio siderale.

Per Azelio Corni, la scelta di lavorare su grandi formati, rivela l'intenzione di porre in primo piano, riflessioni sul legame che esiste tra il gesto, il suo compiersi sulla superficie piana per mezzo del colore, l'intento comunicativo di un universo interiore che tende, in ultima analisi, ad un riscontro emotivo e razionale con chi intende relazionarsi ad esse.
Arte Varese ha incontrato Azelio Croni durante l'inaugurazione della sua personale presso lo Spazio Danseei.
"Vuoi spiegarci la scelta del titolo?"

"Le ho chiamate Bioscritture perché comprendono il movimento del braccio che compie una scrittura, anche se ovviamente non è un alfabeto, usando fondi che aiutano a mettere in evidenza le forme di scrittura".

"Quanto desiderio di scultura c'è in queste forme?"
"La scultura è sempre alla base di ogni mio lavoro, parto sempre da qualcosa che è tridimensionale, poi lo appiattisco, facendolo diventare bidimensionale per dare più senso alla materia pittorica e spesso sono tentato di dare un senso prospettico, cosa che evito per non cadere nel descrittivo".

"I lavori in mostra sono tutti di grandi dimensioni".

"La scelta delle dimensioni è fondamentale perché in questo caso è il braccio che si muove. Se a muoversi fosse stato il polso non avrei potuto dare questo ampio respiro ai lavori. Anzi, queste sono dimensioni abbastanza piccole perché è tutto il corpo che dovrebbe muoversi sullo spazio da dipingere".

Azelio Corni – "Bioscritture"
Olgiate Olona, Spazio Danseei, Via Oriani 62
Fino all'11 maggio 2013
Orario: venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00
Su appuntamento: 348.5510909