compagnie2.jpgScintille da un incontro – La compagnia "Alta Tensione" di Varano Borghi e "Quarta Parete" di Biandronno si sono conosciute da poco tempo e da subito hanno cominciato a lavorare per un obiettivo comune: portare in scena "Il prigioniero della seconda strada" di Neil Simon.

Un lavoro supportato da grande passione e amore per il teatro "non professionista", capace però di dare grandi risultati ed emozioni al pubblico.

Il testo complesso di Simon affronta una tematica importante soprattutto oggi, quella della disoccupazione in età avanzata e delle difficili conseguenze sulla vita sull’identità delle persone.

Un tema che le due compagnie riescono a rendere regalando al pubblico uno spettacolo che unisce emozioni e riflessione.

 

Piccole compagnie, grandi emozioni – Che il teatro fatto da attoricompagnie.jpg non professionisti sia un teatro di serie B non è affatto vero, secondo Dante Melito – della compagnia Quarta parete – e secondo Mimma Salvadego, regista di "Alta Tensione".

L’impegno, infatti, che ogni attore mette per un risultato positivo, l’emozione di vedere il pubblico dei paesi uscire colpito dal testo e dai temi trattati è impareggiabile.

E’ una nuova vita del teatro quella che queste compagnie, e tutte le compagnie "locali", stanno interpretando.

Una nuova vita che è sostanzialmente un ritorno al passato, quando ogni paese aveva il suo palcoscenico e quando la comunità civile si ritrovava e incontrava attorno alle stesse emozioni: un momento conviviale che – come accadeva nell’antica Grecia – univa per lo spazio di uno spettacolo le emozioni di tutti in un’unica esperienza.

"Il prigioniero della seconda strada" di Neil Simon è stato l’obiettivo realizzato insieme unendo le forze e le energie del tempo libero e della passione per il teatro per le due compagnie, una di Varano Borghi e l’altra di Biandronno.