La Galleria Arte Armanti di Varese si riconferma come punto di riferimento per artisti, critici, collezionisti o semplici visitatori di passaggio, da sempre impegnata nell'organizzare mostre di artisti di chiara fama, insieme a retrospettive e mostre di giovani talenti emergenti, per avere un immediato sguardo sul mondo contemporaneo e del passato recente.

La collettiva d'arte in corso fino al 7 gennaio raccoglie una rosa di artisti di chiara fama internazionale: Enzo Bellini, Silvio Bonelli, Giovanni De Maria, e poi Nino Caffè, Caterina Plodari e Gianpaolo Talani. 

In mostra teniche espressive e tendenze pittoriche diverse, linguaggi e vitalità espressive forti, un vero intereccio variegato di fili diversi ma capace, ognuno a suo modo, di suscitare emozione nello spettatore.

Enzo Bellini è uno fra i maggiori incisori, grafici e pittori del ‘900, noto in Italia e all'estero. Possiamo annoverarlo tra quei pittori che fanno della natura, degli animali, delle piante, dei prati fioriti, i suoi modelli egemoni e che coltivano la facoltà di immergersi nel paesaggio, conferendo a tutto ciò che si vede un singolarissimo tocco di mistero. I dipinti di Bellini sono una finestra spalancata alla natura, fatta di campi, di figure contadine, di animali domestici e di cortile.

Al centro delle pitture di Caterina Plodari ci sono paesaggi, fiori e nature morte, rappresentazioni che si ricollegano a frangenti autobiografici e a pause emotive tradotte su tela con grande rigore e candore. L'artista si lascia catturare dai soggetti ai quali dà forma artistica, soprattutto dai fiori, che in modo particolare ama.

Nato a Milano, classe 1908, Silvio Bonelli si forma artisticamente presso lo studio di Aldo Carpi e frequenta Guido Ballo. L'attenzione dell'artista è rivolta al lavoro del grande acquerellista Paolo Sala. Pur avendo esplicato altre forme d'arte, si è quasi esclusivamente dedicato all'acquerello, dimostrando indiscusse qualità.

Gli esordi artistici di Giovanni De Maria, pittore, scultore, incisore, risalgono al 1949. Di formazione autodidatta, la sua espressione artistica si è subito orientata nel segno della neofigurazione di marcato realismo esistenziale, particolarmente attento a tutte le problematiche dell'uomo contemporanea e alle trasformazioni sociali del nostro tempo.

La produzione pittorica di Nino Caffè, ricordato come il "pittore dei pretini", è stata assorbita da collezioni pubbliche e private americane; è stato presente a molte Biennali di Venezia e Quadriennali romane, esponendo inoltre a New York, Londra, Vienna.

Giampaolo Talani è un autore toscano di assoluto rilievo, con un legame molto forte con Firenze dove ha studiato e mosso i primi passi di artista. La sua origine livornese fa ricordare un altro autore, Giovanni Fattori che nell'incisione aveva trovato un modo personale di esprimere il proprio mondo poetico. 

La curiosità che gli è propria lo ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura e a sperimentare anche altre tecniche compresa l'incisione e la pittura a fresco di cui è – tra i contemporanei – uno dei pochi profondi conoscitori.