Luigi e Raffaele Memoli - da internetLuigi e Raffaele Memoli – da internet

Serranda abbassata – Milano sì, Busto Arsizio no. La Galleria Memoli arte contemporanea è costretta a chiudere: troppi i costi di gestione e poche la vendite, ma c'è anche altro. Il proprietario, Raffaele Memoli si è trasferito da Potenza nel 2004, esportando l'attività di famiglia – la sede storica era a Potenza e oggi è attiva una galleria a Matera gestita dal padre di Raffaele – e aprendo una nuova galleria nel varesotto. Una scelta fatta con la convinzione di trovare un terreno fertile e un pubblico ricettivo, ma a distanza di quattro anni è costretto a ricredersi. La mostra attualmente in corso, che terminerà il 9 gennaio, sarà l'ultima ed essere ospitata nello spazio bustocco, Raffaele infatti ha già trovato una nuova sede a Milano. Ma quali sono i veri motivi di questa scelta? Sicuramente il costo dell'affitto e il mercato in discesa sono le questioni principali, ma il gallerista lamenta anche una mancanza di interesse soprattutto da parte delle nuove generazioni.

Curiosità inesistente –
"Il pubblico c'è, ma i giovani continuano a non mostrare interesse per l'arte, manca la curiosità della nuova generazione" dice Raffaele Memoli "in realtà ci sono molti studenti d'arte, ad esempio, che frequentano le mostre milanesi, ma una volta tornati a casa, in provincia, si dimenticano che esistono delle gallerie". Deluso e anche un pò arrabbiato Memoli ha quindi deciso di fare le valige e spostarsi nella metropoli dove andrà ad aggiungersi ai già numerosi spazi privati che si dedicano all'arte contemporanea. Una decisione che non può lasciare indifferenti se ci si ferama a riflettere sulle realtà presenti nel nostro territorio: in provincia le gallerie private con un consistente programma espositivo si contano sulle dita di una mano. "Quando sono arrivato ero uno dei pochi che si dedicava con costanza all'arte contemporanea, credevo che avrei lavorato molto di più" ha rimarcato Memoli, ed in effetti la situazione non è cambiata.

Il logo della galleriaIl logo della galleria

Ma ci sarà la giusta chiave? – Mancano gli acquirenti, ma ancora più evidente è l'assenza di pubblico anche di fronte alle proposte più diversificate. La galleria Memoli ha infatti, in questi quattro anni, intervallato mostre personali e collettive, ospitando oltre ai giovani anche maestri dell'arte contemporanea. "Ho provato ad alternare i generi, rispettando comunque il mio gusto" ci ha detto Memoli, ma anche questa non era la giusta combinazione. Il pubblico della provincia rimane quindi difficile da raggiungere nonostante gli sforzi e la passione di chi, in prima persona, investe nell'arte. A Raffaele Memoli non possiamo che augurare maggior fortuna con la sua nuova attività a Milano e sperare che qualcosa cambi anche nella nostra provincia.