Un'immagine del ChiostroUn'immagine del Chiostro

Un super manager che prenda in mano le redini del Chiostro di Voltorre. La notizia era nell'aria da tempo, a gennaio dovrebbe, potrebbe concretizzarsi. Sarebbe Caterina Carletti, docente e ricercatrice presso il Dipartimento Scienze Sociali della Supsi, esperta di marketing ai più alti livelli, estremamente conosciuta nel mondo delle relazioni industriali varesine e non solo, la persona indicata che andrà ad affiancare, con un ruolo probabilmente non curatoriale, la giovane Associazione Amici del Chiostro guidata dal sindaco di Gavirate Felice Paronelli. 

Un nome grosso, dunque per il dopo Lucenz.  La Carletti  aveva di fatto già iniziato a collaborare con la nuova gestione del Chiostro proprio agli esordi dell'esperienza dello scultore morto improvvisamente nel luglio scorso. Si tratterebbe ora di configurarle un ruolo più definito con poteri mangeriali più ampi nell'ambito del recupero risorse da destinare all'attività culturale del sito romanico da poco completamente restaurato da Villa Recalcati.

Bocche cucite, al momento, da parte di tutte le parti in causa: dalla Carletti stessa, che si è presa tempo fino a metà gennaio per sciogliere gli ultimi dubbi e da parte dei competenti uffici provinciali che non vogliono assolutamente sbilanciarsi.
Il problema del Chiostro, come di molte altre istituzioni culturali è la cronica mancanza di fondi.

La nuova gestione Lucenz ha dovuto da subito fare i conti con questa realtà: le promesse della prima ora, di fare del luogo un volano per grandi numeri e grandi eventi, hanno per il momento mancato l'obiettivo. Mostre anche di pregio, con qualche caduta di tono, ma nessuna in grado di fare breccia. Il tempo è stato poco per Lucenz e per quanti lo hanno seguito generosamente nell'avventura. La scelta di personalità dal rigoroso profilo manageriale è certo un passo giusto nella direzione auspicata.