Un'altra opera di CavalleriUn'altra opera di Cavalleri

Nell'ultima intervista rilasciata ad ArteVarese, Riccardo Cavalleri ci ha parlato in veste di scultore, in occasione della sua partecipazione alla collettiva "Sculture tra Oriente ed Occidente" presso lo Spazio Taccori a Milano. Ora il giovane artista bustocco torna ad esporre nel capoluogo lombardo, presso l'Associazione Culturale Renzo Cortina, ma questa volta con le sue ultime opere pittoriche. Incuriositi da questa duplice vocazione dell'artista che vede il suo trait d'union nel gusto per la manipolazione e sperimentazione della materia, siamo tornati da lui per fare il punto della situazione su novità e cambiamenti della sua ricerca artistica.

Riccardo, con quali opere sarai presente alla Galleria Cortina di Milano? Hai in serbo qualcosa di nuovo? 

"Sì, sono tutte opere nuove. Presenterò sette tele grosse e quattro carte piccole. Per me è stato un anno di intensa sperimentazione. E come succede quando si inizia a sperimentare, non tutti i risultati soddisfano subito. Ho lavorato parecchio sui materiali e alla fine sono giunto a queste ultime opere che presento per la prima volta qui a Milano" 
'Urbansolid''Urbansolid'

C'è stata dunque un'evoluzione rispetto alle ultime opere che abbiamo potuto ammirare nelle tue ultime mostre a Castiglione Olona e a Busto Arsizio? 

"Sì, credo che chiunque conosca un po' il mio cammino riuscirà  a percepire in questi ultimi lavori il cambiamento, l'evoluzione che c'è stata. Ovviamente continuo ad esprimermi attraverso un linguaggio informale, ma in direzione sempre più astratta, privo cioè di quegli indizi figurativi ancora riconoscibili nelle opere dell'anno scorso. Diciamo che in generale si è verificato un passaggio da un paesaggio più onirico ad uno più urbano, attraverso soprattutto la scelta dei materiali impiegati: il nero è ottenuto esclusivamente con il catrame, così come gli altri elementi attingono sempre più ad un "repertorio materico"  legato alla street art, ad uno scenario urbano:  colori industriali, manifesti strappati,  carta da pacchi. L'opera stessa è realizzata spesso su cartone su tela o addirittura su telaio, proprio perché volevo evocare questa dimensione "industriale". Infine, rispetto alle opere dell'anno scorso, ho accentuato il processo di stratificazione materica, giungendo fino a 4/5 strati successivi di carta, catrame, colore, etc." 
Un quadro del giovane artistaUn quadro del giovane artista

Possiamo considerarla a tutti gli effetti una nuova fase della tua arte? 

"Sì, direi di sì, una nuova fase che è però ovviamente figlia di quanto avete visto l'anno scorso a Castiglione" 
A proposito dunque del nostro territorio: a quando una mostra in provincia o in città? 
"Per il momento non ho nessuna data da noi in provincia, mentre a Novembre sarò di nuovo allo Spazio Taccori per una mostra personale".
Proprio allo Spazio Taccori ti abbiamo lasciato l'ultima volta, con una tua straordinaria partecipazione in qualità di scultore. Stai continuando a lavorare anche su quel fronte? 
"Sì, stiamo portando avanti il progetto Urban Solid (insieme all'artista Gabriele Castellani, ndr), attraverso installazioni temporanee inserite nel contesto urbano. Dopo la presenza al Salone del Mobile e allo Spazio Taccori, stiamo continuando con le nostre "incursioni" in città…e sembra che non siano passate inosservate, né dalla gente (che si affretta a far sparire le opere) né dalla critica (che sembra inizi a notare le nostre installazioni). Il nostro ultimo intervento è costituito da alcuni calchi di visi umani incastonati nel muro, come elementi aggettanti che spiazzano e colpiscono l'attenzione del passante."     
Riccardo Cavalleri – Antonella Gerbi
a cura di Giovanni Cerri e Gemma Clerici
Dal 7 al 25 settembre 2010 
Associazione Culturale Renzo Cortina 
Via Mac Mahon 14 (Cortile interno 7) – Milano
Inaugurazione: martedì 7 settembre ore 18.30 
Orari: mar – ven 10-12.30/16.30-19.30
Tel: 02 33607236 
artecortina@artecortina.it 
http://www.cortinaarte.it/ 
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