Federica ArmiraglioFederica Armiraglio

E' di poche settimane la nomina di Federica Armiraglio a conservatore del Museo della Collegiata e dei Musei Civici di Castiglione Olona. Gallaratese, trentadue anni, laurea in storia dell'arte a Milano (via Vienna, grazie all'Erasmus) con una tesi sulla rivista Ver Sacrum 1898-1903, organo della Secessione viennese, e specializzazione a Firenze, stages internazionali (tra cui il Louvre e il Metropolitan Museum di New York) e collaborazioni per volumi a tiratura nazionale e musei quali il Poldi Pezzoli, succede, per quanto riguarda il Complesso Museale della Collegiata, a Silvano Colombo.Raggiunta telefonicamente, ha risposto ad alcune domande.

Come ha reagito, alla nomina?
Sono stata felicissima. Per uno storico dell'arte, occuparsi di Castiglione Olona, di Masolino e degli altri artisti del Quattrocento, è una grande soddisfazione. E poi c’è il MAP, che ha una collezione di arte contemporanea di grande interesse.

Se l'aspettava?
È stata una piacevole sorpresa.

Quale sarà, precisamente, il suo incarico?
Sarò il conservatore della Collegiata, che fa capo alla Parrocchia, e ei Musei Civici di Castiglione Olona, comprendenti Il Palazzo Branda e il MAP (Museo Arti Plastiche).

La gestione di questi beni era prima separata?
Esattamente, con tutti i problemi del caso. Comune e Parrocchia hanno ra ritenuto di affidare l'incarico a un unico responsabile scientifico. Le proprietà, naturalmente, restano distinte, ma l’obiettivo è quello di lavorare il più possibile in sinergia.

La CollegiataLa Collegiata

Nonostante la "fresca" nomina, ha già in mente una strategia?
Sto ancora studiando la situazione, ma è evidente che ci sarà molto da lavorare, a trecentosessanta gradi. Castiglione Olona è molto nota agli specialisti, ma ancora poco al grande pubblico. Va dunque rilanciata, soprattutto attivando le sinergie fra le due istituzioni coinvolte, puntando così alla costituzione di un polo culturale dinamico.

Vorrà investire anche sul MAP?
Certamente. Il Museo delle Arti Plastiche è una realtà giovane, aperta nel 2004, con grandi potenzialità ancora tutte da scoprire. Sarà fondamentale, quanto al contemporaneo, dialogare con gli altri musei della provincia, lavoro cui molto potrà giovare il ruolo dello SMAC, il sistema museale provinciale dell’arte contemporanea.

E l'eccellenza di Castiglione, Masolino e compagni? Che fare?
Si tratta di meglio divulgare questo straordinario patrimonio, continuando i restauri, le ricerche e sviluppando le attività didattiche, ormai imprescindibili per ogni museo.

Ci può fare qualche anticipazione per il 2007?
E' prevista una mostra documentaria sull'opera di Lorenzo Vecchietta a Siena e a Castiglione, affrontata dal punto di vista delle tecniche pittoriche. Non è un'idea mia, risale a una programmazione precedente il mio insediamento e sarà curata dal prof. Vincenzo Gheroldi, dell'Università di Bologna. Ma ci sono anche altre idee in cantiere, non solo per l’arte rinascimentale, in fase di vaglio.

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Palazzo BrandaPalazzo Branda

restauri, che negli anni si sono ripetuti, a che punto sono?
Attualmente vi è un cantiere di restauro aperto in Collegiata, diretto da Pinin Brambilla Barcilon e riferito alle pareti dell’abside, affrescate da Lorenzo Vecchietta e Paolo Schiavo. Il restauro è finanziato in parte dalla Parrocchia e in parte dalla Fondazione Cariplo, le esigenze sono tante e il problema basilare è sempre il reperimento dei fondi. Mi riservo di aggiornarvi a restauri completati, per presentarne i risultati, che certamente gioveranno molto alla lettura delle scene e dell’intera abside.

Le sculture, soprattutto esterne, della Chiesa di Villa, paiono a rischio di degrado: farete qualcosa?
Certamente le opere sistemate all’aperto corrono rischi maggiori e siamo consapevoli che i due giganti della Chiesa di Villa, su cui la Parrocchia era intervenuta una decina di anni fa, non siano in forma splendida. Al momento, non sono fra le priorità d'intervento: come le ho detto, purtroppo, il primo problema è sempre quello del reperire le risorse finanziarie e la Parrocchia è già molto impegnata, anche dal punto di vista economico, con i restauri in Collegiata.

Lei è autrice di testi, ora più scientifici ora più divulgativi: che cosa è alle viste?
Sta per uscire un libro edito da Skira, che s'intitolerà "La leggenda di Adamo ed Eva", in cui spiego l’origine e la funzione della Storia della Vera Croce attraverso due testi medievali e le loro molteplici trasposizioni artistiche, a cominciare dalla più celebre, gli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo. Si tratta di un tema affascinante e per molti versi tragicamente attuale, perché parla di uso politico dell’arte e della religione.

Il suo predecessore – il professor Silvano Colombo, per 25 anni già direttore dei Musei Civici di Varese – le ha passato le consegne? Vi siete sentiti?

Non c’è stato un vero e proprio avvicendamento, aveva lasciato già da qualche mese l'incarico di conservatore del Complesso della Collegiata.

Federica Armiraglio ci pare motivata e preparata, per una sfida che non si annuncia facile, ma su un terreno di valori artistici di altissima qualità. Castiglione Olona merita una gestione coordinata e moderna del suo eccellente patrimonio. Finalmente, gli amministratori civili ed ecclesiastici sembrano ricercare strategie comuni, efficaci, senza assurde invidie e particolarismi. Sulla traccia più nobile, altamente culturale e civile, al passo coi tempi, del Cardinale Branda Castiglioni.