Erica Lanzini, foto Martina MuhlsatterErica Lanzini
foto Martina Muhlsatter

Abiti salva ambiente – Nell'intrigante manifestazione "Arte e degustazione" c'è spazio anche per la moda e le passerelle. Alle 21 di sabato 29 maggio inaugura "Gli abiti del Polimero", una sfilata di vestiti realizzati con materiali di scarto e di recupero. L'idea, nata in collaborazione con il MAP (Museo Arte Plastica), è ispirata all'opera presente nella collezione Do not step on dreams di Maria Teresa Illuminato (docente all'Accademia delle Belle Arti di Brera),  e si fonda sulla tematica del riutilizzo dei materiali più disparati nell'ottica della tutela e della conservazione dell'ambiente.

Dal rifiuto all'arte – La creatività e l'arte di alcuni tra i migliori talenti artistici italiani e stranieri, allievi dell'Accademia di Brera di Milano, puntano l'attenzione su oggetti dimessi e materiali scartati dal ciclo produttivo industriale, originando abiti dalle forme originalissime che da un lato nobilitano ciò che la società reietta e dall'altro concorrono a salvaguardare l'ambiente.

Indossare un mondo pulito – Ogni creazione offre spunti di riflessione nuovi, in particolare su come trasformare gli oggetti più semplici e impensabili in forme d'arte -aprendo un nuovo ciclo di vita a materiali altrimenti scartati- e soprattutto sulla gioia di vivere e indossare un mondo più pulito, più fantasioso e moderno, in accordo con la difesa ambientale. La proposta parte dal movimento artistico "Saveart", fondato a Milano nel 2004 da Maria Teresa Illuminato con il contributo critico di Cristina Muccioli.

L'arte del salvare – "Saveart" unisce un gruppo di giovani artisti e creativi, provenienti da diverse facoltà universitarie, con lo scopo di dare vita ad una creatività artistica attenta alla salvaguardia e alla riqualificazione ambientale. Inquinamento, diminuzione delle risorse ambientali e riciclaggio non sono più solo oggetto di interesse e di studio di scienziati, ecologisti e politici: anche l'arte vuol fare la sua parte. Oggetti artistici si fanno vettori di una urgenza oggi più che mai presente: la necessità di curare la terra attraverso la bellezza e la forza comunicativa dell'operazione estetica, mirando a creare una società eco-compatibile.

Young Nam Kong, foto Carlotta CardanaYoung Nam Kong
foto Carlotta Cardana

Spazio all'originalità –  "Sfileranno, presentate dal prof. Rolando Bellini (docente di storia dell'arte a Brera e conservatore onorario dei Musei civici di Castiglione Olona), proposte accattivanti, oniriche ed eleganti, della nuova collezione di abiti interamente realizzati con insospettabili materiali di scarto", dichiara l'Assessore alla Cultura Stefano Uboldi. vestiti da mattino e da sera stupiranno per il tipo di materiale adottato e per la capacità e la fantasia artistica. All'opera con pluriball, trucioli di ferro, promocard, scotch, scarti industriali di tovaglioli e fazzoletti di carta, con gabbiette champagne, tulle e soprattutto materiali plastici di scarto saranno Roberta Chizzolini, Erica Cerri, Young Nam Kong, Eugenia Tartarelli, Risada Panavia, Erica Lanzini, Francesca Lemmo, Alice Rabbi, Alice Agostani, Isotta Bellomunno, Martina Campici, Oliver Davies, Federica Ferzoco, Olivia Fortin, Lorella Lyon, Katia Noppes, Diego Pasqualin, Chiara Pozzi, Martina Scarpelli, Silvia Spinetta, Alice Tettamanzi, Ana Trpcevska, Maddalena Vidale e Barbara Vistarini.

In tale cornice si inseriscono anche il laboratorio "I gioielli del Polimero" dell'artista Diego Pasqualin, che si terrà a partire dalle 17 sotto il portico d'onore di Palazzo Branda Castiglioni e la presentazione delle opere, da indossare e non, di artisti quali Barbara Vistarini, Lorella Lyon e Katia Noppes, al fine di sottolineare la vocazione di Castiglione Olona come laboratorio creativo permanente e avamposto di una nuova sfida etica, ecologica ed estetica per il nuovo millennio.

Sfilata "Gli abiti del Polimero"
Borgo Rinascimentale di Castiglione Olona
davanti a Palazzo Branda Castiglioni
sabato 29 maggio ore 21.00