Olgiate Olona – Dopo “Le Voci notturne” è ora la volta de “Le voci dell’inchiostro”. Due momenti che appartengono ad un unico progetto ideato e realizzato da Fermo Stucchi allo Spazio Danseei.  Filo conduttore di entrambe le fasi, la carta e l’inchiostro, due elementi sui quali sono state allestite le due mostre, la prima dedicata alla scrittura e la seconda, visitabile sino al 26 maggio nella sede di via Oriani, al disegno.

La parola dapprima protagonista cede dunque il posto al segno. Gli artisti, oltre venti, che inizialmente hanno messo a nudo le proprie emozioni raccontandosi attraverso frasi, riflessioni e pensieri, ora si rivelano con le opere eseguite rigorosamente con la tecnica a inchiostro, a china e a tempera, su carta. Il percorso offre differenti letture: in alcuni casi si tratta dell’esplicazione di concetti precedentemente scritti, in altri la continuazione della propria narrazione ed in altri ancora, nuove emozioni.

Le lettere sono anche segni che, tracciati su un foglio, possono essere lette come immagini oltre al loro significato semantico. Compare poi il pensiero, che trova la propria dimensione al di là del tempo. Il segno irrompe tra incertezze e verità. Si libera sul foglio, prende forma e armoniosamente compone, sotto la guida della mano. I gesti traducono i sentimenti mentre la ricerca interiore si fa immagine, rappresentazioni più spesso capaci di evocare che rappresentare.

“Preferisco il disegno alle parole… è più veloce e lascia meno spazio per le bugie”, diceva Le Corbusier. E spesso infatti la sincerità del segno nulla lascia al caso.

L’intento del progetto, presentato allo Spazio Danseei, è quello di creare una piccola e preziosa parentesi dove riscoprire il fascino dello scrivere con la penna stilografica e magari sporcarsi e macchiare il foglio con gocce d’inchiostro. Tracce che diventano immagini.

“Un ritorno a fare arte e a partecipare con meno tecnologia. – spiega il fondatore dello Spazio, Fermo Stucchi – Può rimettere in comunicazione le persone, un modo per condividere momenti ed emozioni. Il visitatore dietro ai segni tracciati vede la mano, l’uomo e sente la voce. Occorre leggere gli scritti ed entrare in un’altra dimensione. E’ una mostra da visitare con pazienza che invita alla riflessione”.

L’esposizione, in calendario sino a sabato 26 maggio, è visitabile venerdì e sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento. Telefono 348 5510909; fermo.stucchi@gmail.com

 

E.Farioli