"Dopo trent'anni di scrittura credo di non avere più dubbi: prediligo il racconto al romanzo. Il mio è stato un percorso di potatura, un bisogno di sintesi, la necessità di arrivare subito al ‘dunque', un avvicinarsi della narrativa alla poesia. Non a caso inizio questa mia nuova raccolta di racconti con due poesie.
Ho ordinato i racconti di questi ultimi anni in ordine di lunghezza: una pagina, due pagine, qualche pagina, per finire con il racconto lungo che dà il titolo alla raccolta e con un racconto breve che non avrei mai voluto scrivere.
I racconti più brevi amo definirli schizzi: come un pittore, qualche segno di matita, qualche tratto al carboncino.
Molti racconti hanno come protagonista (diretta, indiretta, celata, esplicita) la morte. Non è una novità, non lo è per me da trent'anni, non lo è nella millenaria storia della narrativa. La morte è vita, è stimolo creativo, è paura che invoglia alla memoria. Non c'è slancio vitale più efficace quanto il timore di essere dimenticati". Carlo Zanzi
Carlo Zanzi, varesino, sposato con Carla, padre di Valentina, Maddalena e Caterina, nonno di Rebecca Zoe, docente e giornalista, ha pubblicato a partire dal 1988 una trentina di libri di vario genere. Predilige la narrativa, in particolare il racconto breve. Da otto anni ha un blog, Pensieri & Parole Tre