Un'opera di FarioliUn'opera di Farioli

Dal 1959 l'arte di Farioli – Carlo Farioli ci accoglie nel suo studio con quel sorriso e quella cordialità che ormai da tempo abbiamo imparato a conoscere: noi, come tutti i suoi concittadini che da sempre sono vicini a lui e alla sua arte, diventati in quarant'anni di attività artistica, uno dei simboli ormai della città di Busto Arsizio. Farioli ci tiene a ricordare questo anniversario e con quella semplicità di spirito che lo contraddistingue apre ancora una volta le porte del suo studio al pubblico per una nuova mostra che inaugura martedì 8 dicembre e che proseguirà per tutto il periodo natalizio.

Tra sacro e profano
– Festività, questa, da sempre cara al pittore, che da sempre si dedica con sentito spirito religioso alle opere di arte sacra. Proprio in virtù di ciò la Famiglia Bustocca gli ha recentemente conferito la targa di "Maestro dell'arte del presepe", titolo che si va ad aggiungere ad una moltitudine di onorificenze che la città

Un'altra opera dell'artistaUn'altra opera dell'artista

gli ha riconosciuto in tutti questi anni. Anche nella nuova mostra non mancheranno i soggetti sacri, come le tenere madonne col bambino, e neppure le altre tematiche su cui il pittore torna ogni volta con emozione: le vedute del Sahara, le verdissime foreste dell'Uganda, le ninfee, i chierichetti in festa,  e l'immancabile amico Van Gogh, da sempre fonte di ispirazione per l'artista. Dai suoi capolavori Farioli è rimasto folgorato sin da ragazzo, scoprendo così una pittura fatta di movimento, di intense vibrazioni. Guardando le opere di Farioli notiamo come la lezione vangoghiana non sia stata dimenticata e tuttora stimoli l'artista bustocco: le pennellate sono robuste e sintetiche, i soggetti costruiti attraverso macchie di colore, le tonalità accese e vivaci.

La Busto di ieri e di oggi – In mostra troviamo anche un paio di opere che ci incuriosiscono parecchio: si tratta di due vedute di piazza Vittorio Emanuele che ritraggono gli edifici in degrado, oggetto perenne di discussione in città e sui giornali. Per Farioli, che da sempre dipinge la sua città, è stato spontaneo descrivere quei ruderi che ormai da tempo contraddistinguono l'immagine del centro cittadino. Una critica velata la sua, fatta con le armi del suo mestiere: colori e pennello. Un'altra opera cattura la nostra attenzione per la sua diversità rispetto agli altri lavori: per un attimo, infatti, Farioli ha abbandonato l'impostazione figurativa per lasciarsi andare ad una atmosfera più libera, onirica, dove alcuni riferimenti reali volteggiano in una dimensione senza tempo e senza spazio. L'opera, dal titolo "Sogni in una stanza" testimonia la ricerca ancora in atto dell'artista nell'esplorare nuove forme espressive.

Un'altra operaUn'altra opera

Un'arte di emozioni – Ma dove trova oggi l'ispirazione Carlo Farioli? "la voglia di trovare l'ispirazione non mi manca, mi lascio affascinare molto dalle opere dei grandi artisti, oppure mi abbandono ai ricordi di viaggio, ma più di tutto quello che ispira i miei quadri è il sentimento, le emozioni vere, genuine, i valori semplici che cerco di trasmettere con le mie opere. La pittura è vita, è gioia di vivere" commenta l'artista. Una semplicità quella di Farioli che sempre commuove e che costituisce l'insegnamento più grande che questo grande maestro possa darci, per riscoprire un'arte fatta di contenuti e, perché no, un Natale di sentimenti autentici.

Carlo Farioli – esposizione natalizia
8 dicembre 2009 – 6 gennaio 2010
via S. Pellico, 15 c
Busto Arsizio (VA)
orario: 10.00-13.00/ 16.30-19.30