Cristiano Brandolini e la Pro.ssa Novello FerrerioCristiano Brandolini e
la Pro.ssa Novello Ferrerio

Storia di uno scavo – Al cospetto di un pubblico interessato e partecipe, il tecnico archeologico Cristiano Brandolini ha spiegato dettagliatamente il lavoro svolto, gli strumenti utilizzati e i risultati ottenuti durante lo scavo effettuato all'interno della Canonica Vecchia di San Vittore ad Arsago Seprio. L'inizio dei lavori risale al 2001 quando, in occasione della ristrutturazione edilizia della Canonica, allora adibita a cinema-teatro, la sorveglianza al cantiere permise di documentare i resti di alcuni ambienti della vecchia canonica, di cui si sospettava l'esistenza a seguito dei ritrovamenti risalenti agli anni '70 (alcune decorazioni a graffito e due finestre ad arco acuto su una parete).

Professionisti al lavoro –
Un folto team di professionisti del campo è stato dunque coinvolto nella realizzazione dello scavo: le indagini sono state realizzate prima sotto la direzione della Dr.ssa Mariotti, poi dalla Società Lombarda di Archeologia (R.Mella Pariani) e da G.Bellosi, della Società Archeologica Padana; i rilievi topografici e le elaborazioni dei dati sono opera dell'Arch. Matteo Scaltritti e dell'Arch. A.Castiglioni; e, strada facendo, si sono aggiunte le preziose collaborazioni del Parroco don E.Perego, della Dott.ssa L. Alpago Novello Ferrerio, del geometra R.Vanossi dell'Impresa Costruzioni Edili, di Marco Ferrerio e Gregory Bordoni.

Cenni storici – Riguardo alla storia della canonica, non esistono dati certi relativi alla prima edificazione ma, grazie allo studio degli atti delle Visite Pastorali, si evince come ad un primo stato di degrado dell'edificio (nel 1455) seguì, una fase di rinascita. Nel 1569, infatti, durante la Sua Visita Pastorale, San Carlo Borromeo in persona ordinò di riedificare la canonica "in modo che li possino stare il Preposito con tre canonici". Detto, fatto. L'incarico fu conferito all'architetto Pellegrino Tibaldi e i lavori realizzati tra l'aprile e il giugno 1571.

Frammenti di ceramica rinvenutiFrammenti di ceramica rinvenuti

Interessanti scoperte – Dal XVI secolo a oggi sono passati cinquecento anni, ma le testimonianze della storia rimangono. Grazie all'impresa archeologica, infatti, sono emersi dati interessanti, ma ancora tutti da studiare. Dall'asporto della pavimentazione moderna, si sono potute individuare varie fasi costruttive e di ampliamento dell'edificio, le prime delle quali potrebbero risalire al periodo di costruzione della Basilica di San Vittore, di epoca romanica. Sono stati individuati poi, oltre ai pavimenti in battuto di malta e a due vani antichi con relativi camini, tracce di numerose ristrutturazioni e segni di altri ambienti. I motivi decorativi a rombi e a S,alcuni segni che ricordano la girale e  i triangoli emersi sulle pareti,destano forti dubbi, dato che una loro datazione al XV secolo, proponibile sulla base stilistica dei graffiti, mal si concilia con le notizie delle visite pastorali. Indicazioni utili potranno forse pervenire dallo studio di alcuni materiali venuti alla luce durante i lavori tra cui frammenti di ceramica domestica e invetriata rinascimentale, vetri, metalli, ossa, frammenti di intonaco con decorazione a graffito e persino una moneta bronzea con la dicitura "Mediol".

Si ricomincia – "Abbiamo salvato la Canonica per miracolo" afferma, durante la conferenza la Dott.ssa L. Alpego Novello Ferrerio. Molto lavoro è già stato fatto, ma rimangono ancora molti dubbi e incertezze che solo studi approfonditi e ricerche minuziose potranno chiarire. Non rimane dunque che augurare buon lavoro al team di studiosi e attendere nuovi risultati.