Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

Il mondo Fantasy torna a vivere, in un modo un po' bizzarro, nelle opere dell'artista francese Elisabeth Strigini. Affascinata dai grandi maestri del passato, soprattutto del periodo rinascimentale italiano e dalla scuola fiamminga, Elisabeth crea immagini dove i dolci ricordi dell'infanzia dialogano con le atmosfere nordiche tipiche delle fiabe.
Lo scopo della mostra è quello di evocare la suggestiva atmosfera onirica che è tipica delle favole, ossia il loro essere "sogni ad occhi aperti": ed in questo limbo virtuale tra il sogno e la visione possono apparire le immagini più magiche, le creature più fatate e i paesaggi più incantevoli che si nascondono nella nostra mente, e che aspettano solo il momento giusto, cioè quando riapriamo i nostri innocenti occhi di bimbi, per apparire.

Fiabe contemporanee, però, quelle di Elisabeth Strigini: quindi strane, inconsuete, diverse da quelle classiche cui siamo abituati. I castelli incantati, dunque, magari riletti in uno scenario gotico, più inquieto e tenebroso, simbolo del fatto che la favola può anche essere amara; oppure, ci sono anche i buffi Teletubbies, moderni protagonisti del mondo infantile, che giocano accanto ai cerbiatti. E, a proposito di cerbiatti, è presente un'opera intitolata "Binky", fusione del celebre Bambi disneyano con una visione più naturale egli animali: tra l'altro, quest'opera verrà donata al reparto pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli.

La passione per le favole si accompagna nelle sue tele a citazioni da Bosch e Bruegel, ma anche a elementi ispirati al mondo dei cartoons, dei comics e della cultura mass-mediatica. Un mix di componenti che spiazzano e disorientano lo spettatore, alludendo con le fiabe ad una morale che vuole riflettere sul destino dell'uomo, sui temi dell'identità e della solitudine.

Non solo favole, ma anche quadri di American Story e Portraits: questi gli altri due temi della mostra. Ritratti e storie raccolte nel lungo peregrinare dell'artista, che vede nel viaggio l'opportunità per la scoperta di mondi e

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persone nuove, così come di nuove esperienze da riportare sulla tela.

Nata in Francia, Elisabeth Strigini si è laureata in Medicina presso l'Università di Montpellier e ha conseguito un master in ricerca scientifica presso la Oxford University. Dopo un paio di anni di lavoro nella ricerca clinica, si rende conto che la sua vera passione era la pittura e ha perciò scelto di fare un cambio di percorso radicale. Allora comincia ad esporre con alcuni collettivi in Nuova Zelanda, e nel 1999 va a Londra a frequentare il Chelsea College of Art and Design per un anno. Dopo essersi trasferita in Belgio e, per un breve periodo di tempo, anche in Giappone, si stabilisce infine a New York, dove ha vissuto duranti gli ultimi 6 anni. I suoi continui spostamenti arricchiscono il suo bagaglio artistico, e si accorge che vivere in luoghi differenti riesce ad influenzare notevolmente la sua ricerca pittorica, lasciandole tracce e sensibilità nuove. Ha deciso, negli ultimi anni, di mantenere il proprio lavoro volutamente lontano dal mercato e dalla critica, scegliendo di non legarsi a gallerie particolari, in modo da potersi per concentrarsi unicamente sullo studio della tecnica, e sul rafforzamento dello stile. Attualmente vive e lavora tra New York e Londra.

La mostra, allestita al Museo della Permanente di Milano, è stata ideata da Ottavia Landi, organizzata con il coordinamento di Sara Mesiano e con la curatela di Chiara Gatti e Angelo Crespi: sarà aperta al pubblico fino al 13 agosto.

Contemporary Tales
Mostra personale di Elisabeth Strigini
Dal 13 luglio 2012 al 13 agosto 2012
Milano, Museo della Permanente,
Via Filippo Turati, 34
Orari: da martedì a domenica: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30
chiuso tutti i lunedì
Ingresso Libero
Info: Tel. 02 6551445