Il Sindaco e Ceriani all'inaugurazioneIl Sindaco e Ceriani all'inaugurazione

Tradizione millenaria – Anche Palazzo Cicogna si prepara al Natale con una mostra ad hoc curata da Ettore Ceriani. Non una mostra di Presepi, come potrebbe far pensare il titolo, bensì una collettiva di artisti chiamati a offrire la loro creatività al tema religioso. Il Presepe vanta una storia millenaria che risale al IV – VI secolo e vede affermarsi a partire dal 1500 con San Gaetano di Thiene l'usanza di allestire il presepe così come lo intendiamo oggi, con molteplici personaggi secondari. Nel corso dei secoli numerosi artisti hanno dato vita a tante interpretazioni della scena della Natività, in pittura, scultura, ceramica, legno, misurandosi sul piano artistico, quanto simbolico della rappresentazione. A questa ambivalenza di intenti il curatore ha richiamato i 37 artisti coinvolti oggi nel proporre le loro opere d'arte.

Nuove interpretazioni – "La scena della natività non è che una parte della lunga storia della Cristianità. Ad anticiparla è stata la lungimiranza dei Profeti e del Battista, e successivamente si sono verificati episodi salienti come la Fuga in Egitto e la Strage degli Innocenti. Non un momento isolato, dunque, ma aperto alla storia, così come gli artisti in questa mostra sono stati invitati a fare, evitando di limitarsi a rappresentare la scena della Natività, ma aprendosi a tutto il contesto storico ed umano che è stato un tempo e che si ripete ancora oggi". Troviamo così esposte opere pittoriche e scultoree che riprendono l'iconografia tradizionale (come per i presepi intagliati di Luise e Robustelli o i piatti realizzati da Pagani) accanto ad altre opere più enigmatiche con allusioni al generale disorientamento del mondo contemporaneo (si vedano, per esempio, Mara o D'Auria e ancora lo stesso Pagani).

Un'opera espostaUn'opera esposta

Per pensare – Ceriani sottolinea, infatti, come l'intento primario della mostra sia quello di condurre ad una riflessione sul modo di vivere il Natale, troppo spesso concepito solo in chiave consumistica:"si tratta di una mostra che non va interpretata solo dal punto di vista estetico, ma va letta e pensata, per recuperare noi stessi in primis" ha detto il critico. Assolutamente in sintonia si trova l'Assessore Fantinati nell'invitare la cittadinanza a riscoprire il contenuto specifico del Natale attraverso questo percorso culturale che offre un'opportunità non comune per fermarsi a riflettere, in tranquillità. Le opere si offrono particolarmente a questo confronto con lo spettatore proprio perché gli artisti sono stati invitati ad allegare ad ogni opera un breve scritto in cui è restituita la chiave espressiva dell'opera.

Per partecipare – L'esposizione si dimostra estremamente diversificata attraverso la varietà di interpretazioni offerte dagli artisti e certamente godibile. I diversi approcci alla tematica variano dalla pittura alla scultura alla ceramica e le scelte formali spaziano dal figurativo all'astratto, dall'informale alla pittura analitica. Lo spettatore è così stimolato sul piano estetico, quanto sui messaggi che le opere veicolano, rispetto ai quali è invitato a partecipare in modo consapevole alle suggestioni formali e problematiche che l'esposizione individua.
Qui di seguito riportiamo l'elenco artisti : Anna Bernasconi, Renato Bonardi, Ettore Bottigelli, Francesco Buda, Claudio Calzavacca, Ignazio Campagna, Franca Carra, Giuseppe Cattagni, Piero Cicoli, Piersandro Coelli, Massimo Conconi, Emilio Corti, Elisabetta Cusato, Gaetano D'Auria, Amleto Emery, Carlo Farioli, Carlo Fayer, Anny Ferrario, Luca Gastaldo, Anna Genzi, Eva Hodinovà, Mario Luise, Antonio Mancini, Sergio Mara, Serena Moroni, Ferdinando Pagani, Stefania Pellegatta, Antonio Piazza, Franco Puxeddu, Angela Reggiori, Giorgio Robustelli, Giuseppe Rossetti, Eriberto Rossi, Antonio Quattrini, Oreste Quattrini, Giancarlo Sangregorio, Marco Zanzottera.

Attorno al Presepe
29 novembre – 21 dicembre 2008
A cura di Ettore Ceriani
Palazzo Marliani Cicogna
piazza Vittorio Emanuele II, Busto Arsizio (VA)
Orari: martedì – sabato: 15.00-19.00, domenica 10.00-12.00 /16.00-19.00