Il rustico del PogliaghiIl rustico del Pogliaghi

Qualcosa si muove – Tutto rimandato alla primavera del 2008, dichiarava Giuseppe Battaini presidente della Fondazione Pogliaghi, in merito alle iniziative previste per l'ottobre scorso: una piccola mostra inaugurale nel rustico appena restaurato e un convegno per riportare al centro dell'attenzione l'artista scomparso nella sua casa al Sacro Monte nel 1950. Siamo in vista della stagione indicata: qualcosa si muove? Si e no, rispondono con la consueta prudenza dagli uffici della Soprintendenza di Milano.

Il cambio della guardia
– Tutto è apparentemente fermo in vetta alla Via Sacra. Ma qualcosa pare sia mutato nelle intenzioni. Così almeno è l'opinione di Isabella Marelli, ispettrice di zona per la Sovrintendenza ai Beni Storico-Artistici della Lombardia. Il fatto nuovo è la sostituzione ai vertici dell'Ambrosiana. Monsignor Ravasi ha ottenuto altri incarichi, il plenipotenziario Monsignor Navoni non si occupa più del Pogliaghi. Al loro posto Monsignor Buzzi e il vice prefetto Monsignor Fumagalli, nuovo referente per le questioni relative all'eredità Pogliaghi. Da loro bisogna ripartire.

Il cancello del museo puntellatoIl cancello del museo puntellato

Rimettersi in moto – "I nuovi vertici – azzarda la Marelli – hanno mostrato sicuramente un nuovo interesse per la questione. Monsignor Fumagalli è già venuto in visita alla casa-museo Pogliaghi. Da parte della Biblioteca Ambrosiana, mi pare, ci sia una seria intenzione a muovere nuove cose". La formula è: ringranare, rimettersi in moto. Ma, avverte l'ispettrice, inutile e ancora prematuro adesso parlare di tempi, di progetti concreti, e tanto più di costi. "Siamo ancora ben lontani da quel momento, non c'è ancora un riscontro definito di quello che si andrà a fare".

Ipotesi autunno – Allora ritorniamo a Battaini, meno vincolato a prudenze di ruoli. Il sindaco di Castiglione Olona conferma "la vivacità di questo periodo". Incontri, anche in queste ore, nuove dinamiche che si aprono anche con la Fondazione Paolo VI, in vista di futuri nuovi scenari in vetta al monte. La nota dolente è che i progetto ventilati in passato subiscono un ulteriore differimento: recuperati i finanziamenti Cariplo, il crono-programma adesso prevede l'ipotesi di apertura

Ponteggia davanti al portalePonteggia davanti al portale

della mostra al rustico ad autunno, quando l'affluenza turistica intorno al Mondiale di ciclismo potrebbe rappresentare la condizione ideale. Ma si tratta sempre di ipotesi non ancora valutate in via definitiva.

La continuità
– Sul tappeto i problemi non ancora risolti: la possibilità di trasferire dal museo al rustico le opere previste, ma soprattutto il nodo della continuità, del personale che la possa garantire. Non un evento spot, dunque, ma un vera e propria dependance della casa museo in attesa che quella vera venga pronta; purtroppo i tempi, conferma Battaini, sono ancora molto lunghi. Novità invece sul merito dell'iniziativa espositiva: "Non più un taglio sull'attività del Maestro e sui problemi relativi al restauro, ma una soluzione che evidenzi le opere già presentabili e che non necessitano di interventi. Una selezione piuttosto esaustiva, nei limiti del possibile, anche del Pogliaghi collezionista".

I primi cent'anni del portale – E' intanto alle viste l'anniversario della realizzazione del portale del Duomo di Milano. L'opus magnum del poliedrico scultore, realizzato nel 1906 ma inaugurato ufficialmente con il compimento della cimasa l'8 settembre del 1908, nel giorno della natività di Maria. "Anche in vista di questo obiettivo – conferma Battaini – si stanno esplorando possibili collaborazioni: con la Provincia, in particolare e con la Veneranda Fabbrica del Duomo". L'ipotesi anche in questo caso è una mostra che possa ripercorrere, con documenti inediti provenienti dall'Ambrosiana, da Brera, e dalla Veneranda Fabbrica,  il complesso iter che ha portato al compimento di una delle più salienti opere d'arte sacra del secolo scorso, nel solco della tradizione.