Alberto BortoluzziAlberto Bortoluzzi

Sotto lo sguardo della Madonnina – Milano è una meta ambita dai nostri artisti, e ancora di più Palazzo Reale sede storicamente valida per le sue proposte espositive di carattere internazionale.
Proprio a Milano, e proprio Palazzo Reale hanno dato fiducia al progetto del fotografo varesino, Alberto Bortoluzzi che sta per salutare, dopo un mese d'apertura, la sua mostra 24+1 Cinema Chairs Project. Un lavoro accattivante e suggestivo, nato quasi per caso, ha portato Bortoluzzi nel cuore del capoluogo lombardo a esporre i suoi 25 scatti, raccolti nel corso degli anni, dedicati al mondo del cinema. Al mondo del grande cinema. Sguardi discreti rivolti ai mostri sacri della settima arte, presenze tangibili solo grazie alle sedie da loro vissute. Sì perchè Bortoluzzi ha deciso proprio di immortalare quell'attrezzo di scena che a tutti appare come il trono di chi è riuscito attraverso i film, a farci sognare.

Partic. allestimento - ph A.BortoluzziPartic. allestimento – ph A.Bortoluzzi

Suggestioni visive – Oltre alle foto anche una serie di testimonianze di registi italiani e stranieri. A loro è stato chiesto un ricordo legato a qualche sala cinematografica, le emozioni vissute, cosa li ha portati alla loro professione. Dalla testimonianza di Monicelli, nato nel 1915 quando il cinema era muto, fino ad arrivare ai giorni nostri con i registi contemporanei e la scomparsa della pellicola a favore dell'era digitale. Un escursus storico ma anche una particolare scelta estetica combinati nel lavoro del varesino hanno offerto ai milanesi, e non solo, una esposizione degna di nota.

Diamo i numeri! – Prima di salutare la mostra il 30 agosto e prima di fare bilanci, è lo stesso Bortoluzzi a esprimere il suo giudizio: "Con mia gioia la mostra è stata molto apprezzata, e non solo dagli addetti ai lavori. Stampa e televisione ne hanno dato ampio risalto"."La mostra – continua Bortoluzzi – è andata al di sopra

L'inaugurazione L'inaugurazione

dell'immaginazione. Contando che era agosto e tenendo presente che molti milanesi si trovavano fuori città, non mi aspettavo questi numeri. C'è stata una media di 70-80 visitatori nei giorni in settimana e nel week end si raggiungevano anche 100 visite per giorno. Ma il dato certo pù eclatante sono state le 450 visite che la mostra ha ricevuto a ferragosto. Non so ancora il numero definitivo, ma credo che l'affluenza totale superi le 3000 visite".

Un vero e proprio tour – Milano ha risposto bene alla proposta del "nostro" Bortoluzzi che ha già previsto di rendere itinerante la sua esposizione, confermando una tappa locale nella prossima primavera: "La prossima tappa sarà a Varese nel marzo del 2011, a Villa

Partic. della mostra - ph A.BortoluzziPartic. della mostra – ph A.Bortoluzzi

Baragiola". E, visto che il tempo non manca, Bortoluzzi si sta mettendo al lavoro anche per ampliare e rendere sempre più accattivante il suo progetto, "a Milano ha funzionato davvero bene l'allestimento – grazie anche al contributo dell'architetto Segre – e la sala, che era uno spazio per conferenze, si è trasformata in un'ottima sala esposizioni", continua Bortoluzzi. "Nelle prossime tappe vorrei coinvolgere anche i registi (come è già avvenuto a Palazzo Reale) invitandoli durante l'inaugurazione per creare così dibattiti e confronti. E, perchè no, mi piacerebbe anche una serata musicale con – esclusivamente – musiche tratte dai film". Per concludere Bortoluzzi sottolinea il suo ruolo in questo bel progetto: "Io non considero questo lavoro solo fotografico, per me è un insieme, è la mostra, è il libro – che uscirà a settembre – è l'insieme di tutto. Mi considero un regista in questo progetto".