Superata la lesione dovuta al secondo conflitto mondiale, gli anni '60 furono unanimemente definiti "favolosi". A dare la misura del fermento economico, politico e soprattutto artistico di quel periodo concorre "Boom 60 ! Era arte moderna" a cura di Mariella Milan e Desdemona Ventroni con Maria Grazia Messina e Antonello Negri, in corso presso i nuovi articolati spazi espositivi tra Arengario e Piazzetta Reale con allestimento firmato dall'Arelier Mendini.
La mostra strutturata in quattro sezioni analizza l'arte moderna affidandosi a articoli, fotografie di settimanali e mensili tra i più letti negli anni del "boom" quali Epoca, Tempo, Le Ore, Oggi, Gente, L'Europeo, ABC, L'Espresso, Vie Nuove, La Domenica del Corriere, La Tribuna Illustrata, Successo, Panorama, L'Illustrazione Italiana. Settimana Incom Illustrata, Lo Specchio, Settimo Giorno.
A motivare le oltre centoquaranta opere di pittura scultura e grafica, concorrono rubriche culturali, di costume, politica, economia firmati, tra gli altri da Camilla Cederna, Luciano Bianciardi Emilio Tadini, Natalia Aspesi.
E' anche grazie alla sensibilità di fotografi come Giorgio Lotti, Davide Mengacci, Ugo Milas e De Biasi se opere di De Chirico, Sassu, Crippa, Capogrossi, Vedova hanno assunto una elevata pregnanza descrittiva.
Scorrendo le pagine dei periodici emergono figure di collezionisti e galleristi storici come il grande Cardazzo della Galleria del Naviglio, chiusa poco tempo dopo la sua scomparsa, ma che in quegli anni fu un luogo di incontro, confronto e sperimentazione artistica.
Di come l'approccio all'arte potesse essere giocosamente irriverente, lo testimonia una foto dove Alberto Sordi, alla Biennale di Venezia del1958, perplesso di fronte a "Il Nudo" biomorfico di Alberto Viani infila la testa nella parte vuota della scultura.
I pettini di Capogrossi, i generali di Baj, gli impasti materici di Vedova , i nudi de Buffet,le sculture di Alik Cavaliere, i buchi di Lucio Fontana così come altre opere di nuova sperimentazione crearono moti di ammirazione, ironia e contrapposizione espressi sia con articoli ma anche con vignette tratteggiate con elegante e tratto da Walter Molino.
Furono anni in cui i motivi dell'arte si incrociarono con celebrità del cinema, della canzone e della televisione.
Protagonisti come Carla Fracci, Anna Magnani e addirittura Eduardo De Filippo erano di casa negli studi dei pittori e nelle abitazioni di Sofia Loren, Monica Vitti, Kirk Douglas spiccavano quadri e sculture di artisti della più spinta avanguardia.
Oltre ad essere una mostra dal forte impatto visivo, "Boom 60!" documenta i fermenti di un paese che per più di un decennio fu, grazie alla consonanza di figure di primo piano nei più importanti settori della società, il centro del mondo.
Boom 60! Era arte moderna
Museo del Novecento, via Marconi 1 Milano
fino al 12 marzo
Orari: lunedì 14,30-19,30; martedì, mercoledì
venerdì e domenica 9,30-19,30; giovedì e sabato 9,30-22,30.
Ingresso: intero 10€, ridotto 8€.