Un'opera di Mario BoganiUn'opera
di Mario Bogani

Dicono di lui – "Gli uomini e le donne in genere, ma anche i santi ed i martiri, persino Cristo quando non è trasfigurato dalla luce della divinità, sono nei dipinti murali di Bogani simili a noi, camminano accanto a noi sulle stesse strade, abitano nelle stesse case. Di più, si rivolgono a noi quasi invitandoci a partecipare fisicamente al rito che sono stati chiamati a impersonare", così scrive Alberto Longatti nel catalogo, fresco di stampa, che raccoglie i grandi lavori di Mario Bogani. "Variano i soggetti, di cui l'autore tratteggia i diversi stati psicologici, mentre vibrano degli stessi palpiti emotivi siano essi inanimate creature siano figure immaginarie, personaggi famosi o gente comune, decretati a sviluppare le sequenze di un racconto sacro o profano, realistico o fantastico, scelti a tramandare gli eventi della storia o i fatti della cronaca", afferma Giuseppina De Maria che presenterà l'artista al momento dell'inaugurazione della mostra sabato 11 settembre alle 17.30.

Il carattere dell'opera – La semplicità, la calma e la quotidianità che trapelano dalle pitture di Bogani ne delineano lo stile. In terra varesina l'artista è conosciuto per aver realizzato in più riprese, la Chiesa dei Santi Ambrogio e Martino di Cairate. Un semplice esempio delle sue imprese pubbliche; Bogani ha firmato nella sua lunga carriera oltre 200 lavori di grandi dimensioni. Dopo aver trascorso gran parte del suo tempo sui ponteggi di chiese ed altri edifici, l'artista giunge in una galleria per presentare al pubblico lavori di piccole dimensioni ma dal fascino e dalla delicatezza propria della mano dell'artista comasco.

Bogani in laboratorio mentre completa lo studio per l'affresco nella chiesa di S.Marello (Asti)Bogani in laboratorio mentre
completa lo studio
per l'affresco nella chiesa di
S.Marello (Asti)

Profilo d'artista – Da anni Fenegrò, un piccolo paese della bassa comasca, è diventato il luogo scelto dall'artista dove vivere e lavorare. Una vocazione, un desiderio irrefrenabile di esprimere la propria visione fantastica della realtà ha segnato fin da bambino Bogani, che proprio in quegli anni dettati dal fascio, si è trovato costretto a limitare la sua carica ed energia artistica nelle mura domestiche, per espressa richiesta del regime di restringere la creatività in pubblico. I primi passi decisi nel mondo dell'arte il giovane li compie a scuola di disegno e decorazione da Carlo Gadda a Cesano Maderno.

L'esordio a Como – Fu il corso di 'Arti e mestieri' frequentato alla scuola dei fratelli Rossi che avvicina il giovane all'arte parietale e in particolare alla tecnica antica dell'affresco. L'esordio accanto ai maestri avviene a Como in una piccola chiesetta in via Gaspare Mola. Accresce la sua passione che lo porta a proseguire gli studi alla scuola 'Castellini' di Como sotto la guida del maestro Torildo Conconi; qui tornerà più tardi nel ruolo di insegnante. Accanto a questa figura guida Bogani acquista maestria nel lavoro grazie anche alla formazione dell'Accademia di Brera che frequenta negli anni Sessanta guidato da Franchi e Salvadori.

Chiesa Parrocchiale dei Salesiani, Brescia, abside 1982Chiesa Parrocchiale dei Salesiani
Brescia, abside 1982

Il primo lavoro terminato da solo è proprio in provincia di Varese, ad Azzio, 'Gesù nell'orto' nella Chiesa Parrocchiale. Negli anni l'attenzione e la maestria di Bogani hanno inoltre indagato diverse forme artistiche oltre l'affresco: quadri, litografie, disegni, bassorilievi e sculture. "L'effetto finale sia nei grandi affreschi, come nei dipinti da cavalletto, nelle vetrate o nelle sculture resta l'equilibrio ritmico ed armonico, espressione di un tracciato trasfigurato dal genio creativo dell'artista. Umano e divino, corporeità e trascendenza, sostanza e spiritualità si mostrano traducibili nello stesso linguaggio elegiaco e concreto dei segni grafici, dei materiali, delle tonalità, da cui traggono essenza significante, dopo essere stati concepiti nella mente, anima stessa della bellezza, per divenire proiezione documentata di quella vita che nell'arte è già oltre la vita", scrive la De Maria.

"L'elemento dominante è stato sempre per lui la figura umana, inserita in un contesto architettonico duplice, quello raffigurato (l'ambiente fisico, naturale o costruttivo, che fa da sfondo) e quello reale, entro cui l'affresco si colloca" scrive il Longatti.

Maestosità bresciana
– La Chiesa di Don Bosco a Brescia racchiudono forse la maggior fatica artistica firmata dal Bogani. Il ciclo pittorico iniziato nel 1982 ricopre una superficie vastissima considerando che solo la zona dell'abside è di circa 400 mq. L'artista nei sei anni di lavoro da affrescato anche la cupola, le pareti laterali, la navata centrale e le pareti di fondo.

Personale Mario Bogani
Galleria Arte Armanti
Via Avegno, 1
Varese
tel. 0332 231241
Inaugurazione: sabato 11 settembre alle ore 17,30
dall'11 settembre al 10 ottobre 2010
orari: da martedì a sabato dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00
domenica e lunedì su appuntamento
Martedì 14 Settembre 2010
ore 15.30
L'ARTE COME "INNO ALLA VITA" DI MARIO BOGANI
Università della Terza Età, Corso di ARTE
Conduce l'incontro: GIUSEPPINA DE MARIA
La partecipazione ai corsi non è legata al titolo di studio e all'età.
Le adesioni si ricevono presso la Sede dell'Associazione Culturale "Carlo Nasoni" dalle ore 9.15 alle 11 dei giorni feriali (sabato escluso) in via Rainoldi 10 oppure prima delle lezioni all'ingresso dell'Aula Magna
Per informazioni: telefono e fax 0332 285495, e-mail ute.varese@uni3va.191.it
Aula Magna dell'Università dell'Insubria, via Ravasi 2
www.artearmanti.it