Un momento dell'inaugurazione della mostra di BandiraliUn momento dell'inaugurazione della
mostra di Bandirali

"Pintor" de luz. È stata questa una delle definizioni con cui Antonio Bandirali è stato accolto nella cittadina di León dove ha presentato l'ultima sua fatica edita da Lativa che, nella versione da collezionista, è arricchita da una splendida ceramica di Cunardo di Robustelli.
"Sono contento che il mio lavoro sia stato compreso a fondo – spiega un commosso Bandirali – che abbia suscitato curiosità e attenzione anche in Máximo Gómez Rascón, responsabile del patrimonio della Diocesi locale".

Il lavoro fotografico di Bandirali – frutto di una lunga e ricca ricerca durata diversi anni e guidata dai preziosi consigli del Cardinal Carlo Maria Martini e di Padre Roberto Busa – è un concentrato di luce, un ritratto della natura e del mondo visti attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, un suggerimento poetico, più che una descrizione fissa e didascalica. La stampa locale e nazionale – di cui alleghiamo una breve antologia – ha soprattutto sottolineato quanto: "Las imágenes de Bandirali están cargadas del apasionado trabajo de las búsquedas filosóficas y científicas del tiempo actual, presentando una materia que evoluciona según los ritmos de la nueva cosmología y una vida pulsante que no desconoce los últimos descubrimientos de la genética, y todo completamente visto desde lo alto, en una visión de fe que parece expresarse en la estela de las perspectivas de Theillard de Chardin".

Le immagini di Bandirali sono state introdotte da un ampio commento scritto di Don Luca Violoni e "animate" in un video firmato da Silvia Costeloe che abbiamo già presentato in studio la scorsa stagione: "Il video, contenuto nel DVD, anima e manipola, in un certo senso, le immagini di Antonio Bandirali. Immagini astratte che mettono a tema i nuclei fondamentali e fondanti del racconto biblico: quello della vita e della luce", spiegava la Costeloe che, oltre ad aver curato il mixaggio, ha composto tutti i brani musicali che accompagnano il "primordiale viaggio" nei giorni della Creazione.

"Grato per l'ospitalità e l'attenzione ricevute, ho pensato che il minimo che potessi fare era donare la mostra fotografica della Genesi alla Diocesi, nella chiesa del Palat del Rey". Così Bandirali a conclusione di una tre-giorni spagnola all'insegna della contemplazione della bellezza, della riflessione sui temi del rapporto fede- scienza e della "cronaca biologica".

– RASSEGNA STAMPA

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