Milano –Dinamiche in lento ma inesorabile movimento animano le opere del giovane artista cinese Bai Yiyi, nella personale “Healing” a cura di Elisa Corollo, in corso alla Galleria Poggiali.
Forte di influenze provenienti dalla filosofia taoista e dal Nuovo Materialismo Yiyi (Datong 1992, provincia di Shanxi) risente anche delle visioni pittoriche di Georges Seurat.
Le dimensioni piane su cui l’artista agisce, rendono impossibile non avvertire l’incontenibile dinamica di deflagrazioni stellari o l’andamento motorio del mondo subacqueo, dando vita a aperture spaziali dove la componente estetica si fonde con lo spessore simbolico, il tutto inafferrabile e tangibile allo stesso tempo.
Come un araldo della soglia Bai Yiyi pone il visitatore nella condizione di avventurarsi visivamente nei continui mutamenti dei colori mentre l’andamento delle pennellate pare indicare differenti e possibili moti direzionali.
Spaesamenti e attenzioni si susseguono poiché vivificati da rallentamenti e accelerazioni.
Sono opere tese a caratterizzare espressività lirico-intimiste dove ogni elemento assume valore altro rispetto alla sua origine in un continuo ritmico dove tutto si moltiplica, si frantuma, trema, vibra svelando gli intimi segreti dell’autore.
Come dimenticanze, fermate sulle tele di grandi dimensioni affinché non se ne perda la memoria, le opere di Yiyi affrontano la contemporaneità affidandosi a echi del passato.
Mauro Bianchini
Bai Yiyi – “Healing” – Milano- Galleria Poggiali, Foro Bonaparte 52. Fino al 13 dicembre. Orario: da martedì a sabato 11-19









