'Doll Horphan', 2009'Doll Horphan', 2009

Abbandonare se stessi – "Abito vicino al Parco del Ticino dove spesso vado a passeggiare. Un giorno qualche tempo, mi sono imbattuta in un cumulo di oggetti abbandonati, addirittura un'intera cameretta da bambino. Anzi bambina per la precisione, accanto ai mobili, specchi, vestitini, alcuni quasi nuovi, anche le bambole". Ha così inizio il nuovo progetto fotografico firmato da Simona Muzzeddu, da tempo impegnata nella scoperta e approfondimento di tale forme artistica. Da Gallarate a Vienna per presentare la nuova serie che porta appunto il titolo di Doll Horphane, bambole orfane.

La mostra – Sei opere per artista vengono presentate in mostra: Fabrizio Bellanca (designer grafico, pittore e musicista), Marco Besana (fotografo), Filippo Borella (architetto e artista multimediale), Andrea Borgonovo (pittore e curatore), Marco Brenna (pittore), Enrico Cazzaniga (pittore e scultore, performer), Matteo Galvano (pittore e scultore) Simona Muzzeddu e (fotografa). La collettiva inaugura giovedì 22 ottobre e rimane aperta al pubblico fino al 2 dicembre.

Attenzione – Protagonista con altri sette giovani di una collettiva dal titolo provocatorio: Passo carrabile. "E' nato per caso – spiega l'artista – un giorno nell'atelier comasco di Fabrizio Bellanca (altro artista in viaggio per Vienna) – siamo otto artisti con un linguaggio completamente diverso. Ci siamo trovati di fronte ad un cartello e quello è stato scelto, un pò per trovare un punto in comune che piacesse a tutti". 

In grado di peggiorare la situazione – "Non ho potuto fare a meno di andare a casa e prendere la macchina fotografica – continua nel racconto Simona – per immortalare quella situazione di degrado. Voglio con il mio lavoro fare una denuncia sociale del degrado ambientale, questione aperta e attuale. La bambola è per eccellenza il simbolo dell'infanzia, di un momento in cui le bambine hanno con questo gioco un rapporto quasi morboso. poi accade qualcosa e avviene un distacco netto, un vero e proprio abbandono. Mi rendo conto che alcune foto sono macabre, ma rispecchiano la realtà e vogliono essere forti proprio per attirare l'attenzione, portare ad una riflessione". Dalle immagini di Simona

Una sala della villa, sede dell'Istituto Italiano di Cultura a VUna sala della villa
 sede dell'Istituto Italiano di Cultura

nasce un altro pensiero: "Una provocazione che vuole anche sottolineare come l'uomo ha la capacità di peggiorare invece che migliorare una situazione già tragica come l'inquinamento e il degrado ambientale". "L'ossessione delle bambole ha una lunga tradizione nella fotografia; basti pensare al lavoro di Hans Bellmer o Cindy Sherman. Nel pezzo di Muzzeddu, un burattino viene presentato come un oggetto sporco, le braccia distese, sproporzionati occhi azzurri e un sorriso infantile, disteso su un mucchio di immondizia. L'osservatore è portato a sensazioni incerte: questo giocattolo sostituisce un essere vivo fatto di carne e ossa, oppure è soltanto un oggetto sintetico, logoro, inutile, e quindi reso spazzatura? L'artista ha trasformato l'immagine fotografica di una bambola in un esempio attivo che descrive le nostre aspettative e i nostri modelli percettivi in maniera polemica e tutt'altro che acritica", scrive nel testo critico Julia Allerstorfer.

Italia – Austria andata e ritorno – La trasferta artistica nasce dai rapporti tra Fabrizio Bellanca e Mounty R.P. Zattera, artista e manager di Area 53, a seguito di una serie di avvenimenti, accaduti casualmente in varie circostanze, tra i quali la mostra "Le stanze dell'arte", a Como, l'estate scorsa. Quella che doveva essere una singola mostra si prospetta come un progetto più ampio. Arnaldo Marianacci, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Vienna, ha infatti visto i nostri lavori durante la selezione compiuta dal gallerista e ha proposto, a mostra conclusa, di esporre le opere nella sede dell'Istituto, antica dimora viennese". Dal 16 dicembre al 7 gennaio 2010 quindi gli otto artisti presentano al pubblico le opere già esposte accanto a lavori nuovi visti gli ampi spazi a disposizione della villa.


'Passo Carrabile'

Atelier e Gallery Area 53
Vienna
dal 22 ottobre al 2 dicembre 2009
www.AREA53.name
Muzzeddu Simona
www.volaresenzali.com
ww.myspace.com/libellularte