Antonio RicciAntonio Ricci

Ricordando Ricci – Nel nome e nel ricordo di Antonio Ricci. La mostra sociale annuale dell'Associazione degli Artisti Indipendenti di Varese ricorda una delle sue figure più importanti ed un prodotto di primo piano della cultura pittorica locale, dei primi decenni del secolo scorso, cresciuta all'ombra di maestri da biennale veneziana come Montanari e De Bernardi, per dire, o di quel varesino doc che fu Giuseppe Talamoni, coltivatore di tante future speranze.

L'aneddoto leggendario – E proprio relativamente a Talamoni è l'aneddoto più raccontato intorno alla figura di Ricci: di quando ragazzino ritraeva i compagni con il carboncino in mezzo alla strada finché non fu notato dal professore che lo prese con sé a bottega. Da lì comincia la storia professionale di Ricci, il più giovane pittore ad essere accolto nell'allora Cenacolo degli Artisti Varesini, padre lontano dell'attuale Circolo degli Artisti.

La mostra – La mostra in Sala Veratti, inuaguratasi il 9 giugno e  aperta fino a domenica 1 luglio, espone undici opere del pittore scomparso, accompagnate dai lavori di 26 soci attualmente facenti parte dell'Associazione Artisti Indipendenti. Un sodalizio che ha dovuto registrare la perdita recente del decano Giuseppe Zucchetti, scomparso pochi mesi fa a 93 anni ma che ancora vede nel ruolo di presidente lo scultore Adriano Bozzolo e nel ruolo di coordinatrice e factotum Gabriella Bottarelli Guerra.

A. Ricci, AutoritrattoA. Ricci, Autoritratto

Parla il figlio – "L'ultima mostra dedicata a mio padre – spiega Eugenio Ricci, altro storico rappresentante dell'associazione –  risale al 2000, quando venne omaggiato da una personale a Villa Recalcati, da cui poi nacque il catalogo che maggiormente lo definisce. Poi altre opere sono state esposte in occasione del cinquantennale dell'associazione, in Sala Veratti e al Castello di Masnago, nel 2005".

L'umiltà dell'erede
– "Un artista da sempre, fin da bambino", ricorda Ricci junior, oggi sessantenne, "dotato dalla natura di una grandissima capacità e abilità nel dipingere". Una pittura di cui si sente in qualche modo erede, continuatore, ma con umiltà: "Cerco di portare avanti il suo discorso, soprattutto nella ritrattistica, ma non sarò mai all'altezza della sua forza e della passione che la sua pittura esprimeva".

Mostra sociale dell'Associazione Artisti Indipendenti della Provincia di Varese
Sala Veratti
Fino al 1 luglio
orari: 10.30-12/14.30-18.30
chiuso lunedì