Proposta culturale di inizio autunno per chi ama la bella musica, approfittando, perchè no, anche di una gita fuori porta. L'organista Paolo Negri, il primo di ottobre, terrà un concerto a Cermentate, ultimo di una ricca e preziosa serie che compone una bella rassegna da non perdere. L'appuntamento è nella Chiesa del Sacro Cuore.

La posizione di Cermenate, nei pressi della strada Comasina che da Milano porta a Como, non lontano dal suo punto di intersezione con la statale dei Giovi all'altezza di Asnago, suggerisce che la sua origine e il suo sviluppo, fin dall'antichità, siano da porre in rapporto alle vie di comunicazione.

Le prime attestazioni della presenza umana sul territorio di Cermenate risalgono infatti al X secolo a.C. ossia all'età del bronzo (ritrovamenti di asce, fibule, pendagli riferibili al periodo protostorico del Comasco). Fu però solo dall'età romana che i segni di questa presenza si fecero più consistenti, come testimoniano i numerosi reperti sepolcrali (vasellame, un ago in oro, monete di Vespasiano) rinvenuti nelle località Freghera e Fossarone, che segnalano un grosso "vico", o forse meglio un "pago" romano comprensivo di più villaggi.

Di lì passava allora la strada che da Milano giungeva a Como
per poi proseguire lungo la sponda lariana ed i passi alpini della Rezia, verso i paesi del Nord Europa. Probabilmente la floridità economica della zona era data anche dall'esistenza di una fornace per laterizi, che sfruttava il buon materiale argilloso del sotto suolo e che risulta, nel Medioevo dal nome di una località ("ad furnacem"), ma che già doveva funzionare in epoca romana.

In località Montesordo esisteva nel Medioevo un "hospitalis" retto da frati: si trattava di uno dei tanti ospizi per pellegrini che fiorivano allora lungo le grandi vie di comunicazione, le quali ovviamente ricalcavano il percorso delle strade romane. Nell'alto Medioevo Cermenate era capo pieve dipendente dalla curia

Veduta di CermenateVeduta di Cermenate

vescovile di Como; in epoca carolingia venne compreso amministrativamente nel Contado del Seprio. Partecipò attivamente, nel XIII secolo, data la sua importanza e la sua ubicazione, alle lotte fra i comuni di Como e di Milano e fu distrutto più volte durante le alterne vicende della cosiddetta "guerra decennale"(1118- 1127). Nel 1126, durante un attacco dei comaschi alle truppe milanesi attestate su di un'altura, fallito per il tradimento di un loro çondottiero, Alberico da Bregnano, si segnalò Ardizzone da Cermenate, capostipite di una famiglia di valorosi guerrieri, mentre uno dei suoi figli vi perse la vita. La località "Battù", che si trova a sud del paese dovrebbe riferirsi a questo lontano episodio.

Nel 1196 Cermenate, che nel frattempo era stato compreso come circoscrizione religiosa nella pieve di Fino, a seguito della pace fra Como e Milano rientrò nell'orbita della città lariana, assegnato al quartiere comasco di Porta San Lorenzo. Di Cermenate fu il cronista Giovanni, detto appunto "da Cermenate", nato attorno al 1280, fautore in Milano di Matteo Visconti e autore di una "historia" sulle vicende di Milano dal 1307 al 1313 raccolta da Ludovico Antonio Muraltori.
Sull'altura ancor oggi chiamata "Del castello" pare sorgesse una fortificazione, eretta durante le guerre fra i Torriani ed i Visconti, ai quali rimase nel XIV secolo.

Nel 1516 il paese subì razzie da parte delle soldatesche di Francesco I che assediavano Milano. Nel XVII secolo il suo territorio era viso in quattro comuni: Montesordo, dove un tempo risiedeva la famiglia di Giovanni Maria Visconti, Santa Croce, infeudato ai Cavalieri di Gerusalemme, Lavezzara, dove risiedevano cinque famiglie i cui capi si alternavano mensilmente nel consolato, e Cermenate con ben 81 "fuochi". Questi quattro centri furono unificati al tempo di Maria Teresa d'Austria, ma l'antico stemma comunale, con le quattro torri, li ricordavano. Il centro di Asnago, che nel 1705 era feudo dei Porro, fu comune autonomo fino al 1928.